Un viaggio all’insegna della varietà e della bellezza in natura negli acquerelli. In occasione della Giornata internazionale dei Diritti della Donna, il Museo Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia promuoverà, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la mostra personale «Come un fiore di campo» dell’artista bergamasca Margherita Leoni.
«Come ogni anno al Macs, per questa ricorrenza, proponiamo l’esposizione di un’artista donna e, quest’anno, abbiamo pensato a Margherita Leoni per la sua capacità di mettere nella pittura, attraverso acquerelli, la visione che lei ha della natura, proseguendo il tema dei fiori e delle erbe della mostra botanica di Manzù e dell’erbario di Guarnerino da Padova», interviene don Tarcisio Tironi, Direttore del Macs e curatore della mostra.
«Saranno esposte quattordici opere e saranno legate alla natura del nostro territorio bergamasco, in quanto, abitando in Bergamo da un po’ di tempo, l’artista stessa ha avuto la possibilità di contemplare il clima e la vegetazione che abbiamo vicino a noi», sottolinea don Tironi.
«Il mio dipingere rispecchia la mia ricerca costante con la natura sia essa legata al mondo fisico che emotivo o spirituale. Dietro a un ramo di un albero, seppure decorativo e estetico, si cela una forte lettura del mio rapporto interiore con me stessa e tutto ciò che mi circonda. Che sia una primavera eterna o una contorsione di rami, esprimono sentimenti forti dentro di me. A chi osserva il mio dipingere spetta scoprire il proprio significato, una lettura personale e individuale mai ripetibile da altri», ha dichiarato l’artista Margherita Leoni.
Margherita Leoni nasce a Bergamo nel 1974. Nel 1997 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e fra il 2000 e il 2001 studia Morfologia Botanica e Botanica Sistematica presso l’Università di San Paolo nel Brasile.
Dedica il suo lavoro alle foreste spontanee, con particolare attenzione ai principali biomi del Brasile dove ha vissuto per sedici anni. Ispirandosi al lavoro dell’artista britannica Margaret Mee emigrata in Brasile negli anni Cinquanta, Margherita Leoni impara a osservare il mondo botanico sotto la guida di autorevoli botanici internazionali, fra i quali l’italiano Gabriele Rinaldi e il brasiliano Harry Lorenzi con lo sguardo attento e preciso, senza rinnegare il suo innato istinto artistico.
Le sue opere in acquerello valorizzano la diversità delle specie spontanee e la diversità culturale come ricchezza da salvaguardare e proteggere. Ecco che colpisce non solo per l’accuratezza e il realismo delle sue rappresentazioni dei vegetali, che originano certo da un sentimento di amore e di empatia con la natura, ma anche per la capacità di confrontarsi con i rischi e i pericoli che essa corre e la drammaticità di quei momenti.
Dal 2000 espone le sue opere in spazi pubblici e gallerie internazionali, sia in mostre collettive che in esposizioni personali; ne ricordiamo le più recenti: nel 2019, a Bergamo nel Palazzo Storico di Fondazione Credito Bergamasco; nel 2020, a Biella nel Palazzo Gromo Losa; nel 2022, a Venezia presso la Fondazione Marchesani; nel 2023, a Milano nella galleria Salamon Fine Art.
L’inaugurazione si terrà venerdì 8 marzo alle 17,30 presso la Sala Tadini del Macs con la lettura di poesie scritte Antonella Gritti e che sono ispirate alle opere della Leoni.
La mostra «Come un fiore di campo» rimarrà aperta fino al 12 maggio, «con l’occasione di permettere alle scuole di visitarla», conclude don Tironi.
Giorni e orari della mostra: mercoledì e giovedì dalle 9,30 alle 12; venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 9,30 alle 12 e dalle 15 alle 18,30. Per informazioni, telefonare a 0363.902507 o mandare una mail a info@arteculturasacra.com .
