Dialogo interreligioso, gli auguri ai musulmani per il Ramadan: “sia un tempo di riscoperta della spiritualità”

Nella foto d'archivio, un momento di un Iftar condiviso

Un gesto di attenzione, rispetto e cura reciproca per costruire legami di amicizia e di pace: è questo il senso del messaggio inviato agli imam, ai responsabili dei centri culturali islamici e delle associazioni presenti sul territorio bergamasco da don Massimo Rizzi, direttore dell’ufficio diocesano per il dialogo interreligioso, in occasione dell’inizio del Ramadan, perché sia “tempo di riscoperta della vostra spiritualità, della pratica religiosa, ovvero della relazione con Dio”.

Seguendo la lezione di Papa Francesco, che indica il dialogo interreligioso come “una condizione necessaria per la pace nel mondo, e pertanto un dovere per i cristiani, come per le altre comunità religiose”, don Massimo invita a un impegno comune per costruire un clima di fraternità nel rispetto delle differenze religiose.

Don Massimo ha scritto una lettera anche ai preti bergamaschi, invitandoli a creare occasioni d’incontro e a proseguire l’esperienza costruttiva degli “Iftar condivisi” (l’iftar è la rottura del digiuno), da promuovere presso i Centri Culturali musulmani sul territorio ma anche nelle parrocchie e negli oratori, “per favorire la reciproca conoscenza e collaborazione fra i fedeli cristiani e musulmani, nonché concittadini dello stesso luogo”.

Fra l’altro quest’anno il Ramadan si intreccia con la Quaresima, che per i cristiani è un momento di rinnovamento spirituale attraverso la preghiera, il digiuno e l’elemosina, con qualche elemento in comune fra le due religioni.

In un tempo segnato da conflitti internazionali, risulta ancora più importante l’appello a costruire ponti tra culture e religioni diverse: “Ormai da tempo – scrive don Massimo ai parroci bergamaschi -, il mondo che ci circonda sembra esser sempre più segnato da conflitti che hanno nella motivazione religiosa uno degli elementi forti: si pensi alla situazione in Ucraina, o piuttosto la situazione della Terra Santa. Eppure proprio in quel contesto il card. Pizzaballa non cessa di far risuonare il suo appello al ruolo del dialogo interreligioso come uno degli elementi imprescindibili e chiave di volta per il superamento di queste conflittualità”.  

L’Ufficio diocesano per il dialogo interreligioso è a disposizione per sostenere l’organizzazione di momenti di condivisione, festa e incontro nel corso di questo periodo. “Il dialogo interreligioso – sottolinea don Massimo -, come ci ricorda Papa Francesco, è un passo importante per dare futuro ad una società come la nostra, sempre più caratterizzata da pluralismo culturale e religioso”.

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