Neri Marcorè, presenze record al Donizetti per “La Buona Novella”: 8.550 spettatori

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Un’esecuzione musicale raffinata e coinvolgente, una scenografia poetica, una recitazione coinvolgente: “La Buona Novella”, concerto-spettacolo di Neri Marcorè tratto dal “concept-album” di Fabrizio De Andrè ha offerto uno spettacolo di qualità agli spettatori del Teatro Donizetti di Bergamo, che hanno risposto riempiendo il teatro per ognuna delle 8 repliche.

Sono state in tutto 8.550 presenze: un record. Ha superato anche Iliade. Il gioco dei déi di Alessio Boni, che lo scorso dicembre – sempre in 8 repliche – aveva totalizzato 8.333 spettatori, numero già considerevole. 

L’attore marchigiano era attorniato sul palcoscenico del principale teatro cittadino, dove è tornato dopo sette anni, da cinque cantanti-musiciste – Rossana Naddeo, Giua, Barbara Casini, Anais Drago, Alessandra Abbondanza – e dal pianista Francesco Negri: grandi applausi a fine spettacolo per tutto il cast, che ha ringraziato il pubblico ballando sulle note de “Il Pescatore”.

«Ondeggia ancora sul palcoscenico la rete di specchi che l’artista Marcello Chiarenza ha realizzato per La Buona Novella per illuminare il cielo del deserto, che già ci stupiamo delle otto repliche così gonfie di emozioni. Credo che la forza di questo spettacolo stia proprio nella pluralità di linguaggi che si fondono in un’armonia di visione. Protagonista assoluto è Fabrizio De André con uno dei suoi album non solo più famosi, ma anche da lui più amati. È stato una gioia vedere come il pubblico ogni sera abbia potuto compiere un viaggio nella vita di Gesù, ma anche nel proprio sentire. Credo che la peculiarità del risultato raggiunto in termini di presenze di pubblico ci restituisca il fatto che questo è un lavoro che piace davvero trasversalmente a tutti, come se parlasse un linguaggio universale», racconta Maria Grazia Panigada.

La Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti, traccia anche un primo bilancio della stagione in corso: «In un andamento di stagione di Prosa eccezionale, in cui il teatro è sempre pieno, è confortante vedere sempre tanti giovani in sala, molti dei quali sono coinvolti nei nostri progetti formativi rivolti proprio ad approfondire le tematiche degli spettacoli. 

Buone novelle è il titolo che abbiamo dato con Ivo Lizzola, Silvia Brena e Marco Pacati al progetto di approfondimento con le scuole superiori su quest’ultimo spettacolo, per aiutare, partendo dai testi del cantautore genovese, i ragazzi e le ragazze a guardare oltre le apparenze, per voler credere che c’è una promessa, una buona novella da raccontare nei giorni. Che può costare, ma certo ne vale la pena».

La Stagione di Prosa proseguirà con Franco Branciaroli e Il Mercante di Venezia, dal 9 al 14 aprile, per concludersi con Massimo Popolizio e L’albergo dei poveri, dal 17 al 23 aprile.

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