Oratorio Dalmine: l’adorazione eucaristica coinvolge gli adolescenti

Scommettere, fidarsi, stupirsi, lasciarsi prendere in contropiede e portarsi a casa nuove provocazioni: accompagnare gli adolescenti lungo il tempo della Quaresima non è sempre facile. Assomiglia più a una sfida che a un cammino perché, delle volte, il rischio che si corre è di spronare semplicemente chi ci viene affidato anziché condividere delle tappe verso la Pasqua. All’oratorio di Dalmine, gli educatori hanno scelto di proporre agli adolescenti una tappa ricca d’intensità: l’adorazione eucaristica notturna.

Proposta anche nel tempo d’Avvento, gli educatori dell’oratorio di Dalmine hanno rilanciato questo appuntamento anche in Quaresima per vivere con gli adolescenti una tappa significativa verso la Pasqua. Sabato scorso gli adolescenti sono stati accolti in oratorio dopo cena. Il tutto è iniziato con un momento di gioco e informalità per poi sistemarsi in alcune aule che, quella notte, sarebbero state la loro cameretta. Dopo un momento di riflessione e preghiera, è iniziata l’adorazione eucaristica notturna.

“Gli adolescenti, a turni, hanno vegliato e pregato tutta notte di fronte all’eucarestia -racconta Rosa Scerra, educatrice dell’oratorio di Dalmine-. Sappiamo di aver proposto un momento intenso e impegnativo, ma come educatori siamo chiamati a prenderci cura anche della spiritualità di chi ci viene affidato. Non è un compito semplice perché siamo tutti in cammino e condividere tappe come queste aiuta molto”.

Scegliere di proporre una veglia caratterizzata dall’adorazione eucaristica è una scelta coraggiosa ed è stata fatta con un obiettivo: mettere al centro la preghiera. “Pregare per un adolescente può essere faticoso e, allo stesso tempo, delicato -spiega Rosa-. Condividere momenti in cui si prega insieme è un modo per incoraggiare gli adolescenti nella preghiera. Non ci si sente soli, si avverte la cura del prossimo ed è possibile lasciarsi accompagnare anche in questi momenti in cui è normale sentirsi un po’ impacciati o timidi”.

La notte è corsa via veloce nell’oratorio di Dalmine, ma adolescenti ed educatori sono tornati a casa arricchiti dall’esperienza vissuta insieme. Non capita tutti i giorni di vivere dei “sabati sera” così fuori programma. Di fronte al Santissimo, ciascuno si è accostato con libertà: di espressione, dialogo, preghiera. Ciascuno a suo modo ha vegliato davanti all’Eucarestia accompagnato dal silenzio, ma anche da tanti compagni di viaggio capaci anche di tendere la mano e lanciarti l’invito di un sabato sera diverso da tutti gli altri. “Preparandoci alla Pasqua, l’obiettivo era riscoprire il valore e l’importanza della preghiera -conclude Rosa-. Ognuno ha vissuto in piena libertà questo dialogo e si è portato sicuramente portata a casa qualcosa di prezioso”.

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