Ovetti pasquali con infeltrimento ad ago. Decorazioni da preparare in famiglia

L’infeltrimento ad ago non è una tecnica particolarmente difficile, servono solo un po’ di pazienza e molta esercitazione.

Per chi non lo sapesse, la feltratura della lana cardata (cioè la lana non lavorata e con le fibre aperte) può essere fatta a secco o ad acqua, in modo da ottenere un panno compatto e impermeabile.

Nel primo caso la lana viene infeltrita con appositi aghi, punzecchiando la matassa; nel secondo caso è necessario utilizzare acqua e sapone.

Per i lavoretti come quelli che illustro adesso, è opportuno ricorrere alla feltratura a secco, munendosi degli strumenti di base che sono: matassine di lana cardata, aghi per infeltrimento di varie misure, un blocco di gommapiuma per appoggiarvi l’oggetto da punzecchiare e due copridito per evitare di pungersi. Possono essere utili, nel caso si vogliano realizzare dei fiori, anche delle formine da biscotti.

Mentre si punzecchia la lana è opportuno tenere sempre l’ago perpendicolare al piano di lavoro per evitare che si spezzi la punta.

In molti casi, come ad esempio per la realizzazione di uova, bamboline, uccellini, pulcini, è utile munirsi di palline di polistirolo da ricoprire con la lana cardata.

Per le uova illustrate nelle immagini ho preso l’ovetto di polistirolo, l’ho appoggiato sulla spugna e ho iniziato a punzecchiare la lana cardata che vi disponevo gradualmente, allo scopo di far intrecciare le fibre e farle attaccare al supporto. 

Come ho detto, è un procedimento abbastanza facile, tanto che vi ho coinvolto anche i miei nipotini, che si sono divertiti a creare fiorellini e palline colorate e insistono per riprovare.