Sombreno: Passione, Morte e Resurrezione nei dipinti di Cosetta Arzuffi

Una spiga di grano, un corpo velato nel sepolcro, una luce che sorge. Le opere dell’artista Cosetta Arzuffi ripercorrono i momenti più importanti del triduo santo: l’eucarestia, la passione, la resurrezione.
Una meditazione pasquale in forma artistica che resterà esposta nella chiesa parrocchiale di Sombreno fino a Pentecoste. I dipinti della pittrice bergamasca danno un’interpretazione intensa, poetica, molto attuale dei temi legati alla Settimana Santa e alla Pasqua, spingendo l’osservatore all’introspezione.

Della prima opera esposta “Eucarestia” scrive l’autrice: “Pane di vita nato dal tradimento e dalla passione. Come un piccolo seme germogli potente per farti spiga: cibo per tutti i diversi tipi di fame dell’uomo. Amore verticale che colleghi la terra con il cielo, per riconciliare l’intero creato nella fraternità, capace di far crollare i muri, divellere fili spinati, porre fine ai naufragi, cancellare la mostruosità della guerra. Cristo: albero della vita che diventa pane”.

Resurrezione” rappresenta invece “Fulgore di luce che non acceca, ma illumina il mio e il tuo cammino nel tempo di ciascuno e annuncia il nostro eterno futuro. È il Risorto, con la sconfitta della morte, di tutte le morti.
Luce increata, che fa risplendere la Barca di Pietro per l’umanità intera. Parola di luce capace di trasfigurare la Terra e l’universo infinito. Attesa creazione di cieli nuovi e nuove terre nel compimento di tutto. È la vittoria definitiva dell’amore che, dal futuro, si proietta sull’oggi per indicarci la strada.

E infine “Passione“, nelle parole dell’artista, si legge in “Due piedi e un laccio, e sotto di essi carne viva, con le vene pulsanti del nostro cuore. Dentro: le vite di noi tutti, ciascuna la sua, ma immerse nella passione del mondo. In quei piedi allacciate tutte le crocifissioni: Le mie, le tue e quelle dell’intera umanità. Cammino impedito come la nostra impotenza e lo sguardo smarrito davanti all’enigma del male”.

L’arte contemporanea innesca una riflessione profonda e non scontata, come sottolinea il parroco don Marco Milesi: “Le opere saranno custodite nella nostra chiesa quasi con il compito che gli affreschi delle cattedrali medievali avevano per il bene del popolo di Dio: condurre alla bellezza e rendere capaci di comprendere il Mistero. Mistero luminoso della Pasqua di Cristo Signore, del Redentore del genere umano. Ecco dunque, come un trittico, il Cristo offerto nell’Eucarestia, immolato come Agnello mansueto sulla croce ed infine il Risorto che chiama a sé l’intera umanità e, nella Barca di Pietro, la Chiesa”.

L’esposizione si può visitare negli orari di apertura della chiesa: giorni feriali dalle 16 alle 18 giorni festivi dalle 9 alle 11:30 e dalle 16:00 alle 18 Durante le celebrazioni non sarà possibile sostare davanti alle opere. Per informazioni: www.parrocchiadisombreno.it

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