“Due giorni di preghiera, riflessione e di festa per rimettere al centro i bambini e le bambine e riflettere sul tema dell’educazione e della cura”. Così don Giorgio Antonioli, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale della famiglia, presenta la prima Giornata Mondiale dei Bambini, che coinvolgerà da vicino anche la diocesi di Bergamo.
In preparazione a quelle giornate, infatti, saranno promosse anche nella nostra diocesi numerose iniziative che si propongono di far emergere i temi legati all’infanzia. “Desideriamo dare voce al mondo dei bambini, così legato al tema della speranza, di cui oggi il mondo ha così tanto bisogno”. A questo si riferisce anche il filo conduttore della giornata “Ecco io faccio nuove tutte le cose”.
“Saranno presenti – continua don Giorgio – anche bambini provenienti dalle zone di guerra come Palestina, Ucraina e Afghanistan”.
L’accoglienza il 25 maggio sarà allo Stadio Olimpico con tante iniziative e proposte. Alle 17 è previsto il saluto di Papa Francesco e un breve dialogo con loro. Il 26 maggio ci sarà la celebrazione eucaristica in Piazza San Pietro, poi l’Angelus e il saluto con l’invito a partecipare al Giubileo del 2025.
“Ci sarà anche una proposta diocesana per prendere parte a queste due giornate, sicuramente parteciperanno anche famiglie e bambini bergamaschi”. C’è già una proposta di viaggio elaborata dall’Ufficio pellegrinaggi in collaborazione con Ovet.
Per chi non potrà partire, ma desidera comunque cogliere un’occasione preziosa per mettere al centro il mondo dell’infanzia sono state previste alcune iniziative che si svolgeranno a livello diocesano. Ci sarà per esempio un proposta “laboratoriale” dedicata ai più piccoli messa a punto da Ufficio diocesano per la pastorale scolastica e Adasm, Associazione degli asili e delle scuole materne. Il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, per offrire un segno di vicinanza e attenzione alla sofferenza dei più fragili, visiterà la Casa Amoris Laetitia della Fondazione Angelo Custode, che ospita bambini con disabilità e malattie gravi.
Le parrocchie vengono invitate inoltre a leggere e approfondire il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale dei Bambini: “Potrebbe essere per esempio – aggiunge don Giorgio – un punto di partenza per un incontro di catechesi. Chi non ha la possibilità di andare a Roma potrebbe poi promuovere incontri nelle comunità per guardare insieme la diretta televisiva. Rivolgiamo l’invito a tutte le comunità ad animare la messa del 26 maggio mettendo al centro la presenza dei bambini. Nel pomeriggio della domenica si potrebbe cogliere infine l’occasione per organizzare un momento di gioco e festa, l’Upee sta predisponendo un programma mirato di giochi e animazione”.
È possibile infine partecipare “a distanza” anche sostenendo alcuni progetti indicati dal Centro Missionario e dedicati in modo particolare all’infanzia. Perché la “Giornata mondiale dei bambini” diventi davvero un’occasione per pensare alle esigenze e al futuro dei più piccoli senza esclusioni, nel segno della speranza.
