Una doppia mostra sul tema della pace. È questa la duplice iniziativa proposta dall’Istituto Maria Consolatrice Opera Sant’Alessandro di Sant’Omobono Terme in occasione delle Settimane della Cultura della Diocesi di Bergamo.
«All’interno degli spazi della scuola primaria – dichiara Elisa Invernizzi, insegnante di scienze e matematica proprio alla primaria – realizzeremo una mostra sulla pace e sulla sostenibilità con i lavori fatti dai nostri ragazzi. Si tratta di elaborati dei ragazzi della scuola primaria, prima e seconda e terza, allestiti in un’aula adibita appositamente. Sono dei collage con un mondo in contrapposizione, quindi green e pace ed ecosostenibile da una parte e dall’altra un mondo opposto con guerra e inquinamento. Mentre le classi quarte e quinti hanno lavorato sempre su un mondo in contrapposizione ma i ragazzi da internet hanno scelto immagine del mondo o inquinato o con la guerra, l’hanno tagliata a metà, per orizzontale o verticale, e loro hanno fatto poi il disegno della parte tagliata, ad esempio da una parte c’è un uomo che lancia una bomba e dall’altra parte hanno disegnato una bambina che riceve una palla dal papà. Hanno tutti lavorato sulle contrapposizioni».
Sarà allestita nella chiesa di Cepino, invece, la mostra ideata dagli studenti delle classi medie. «Con le medie – spiega Alberto Signorini, insegnante di religione – o temo seguiti sono i pontefici e la pace dal 1900 al 2023, da Pio IX a Papa Francesco. I ragazzi di terza media realizzeranno delle sagome dei papi con frasi estrapolate dalle loro encicliche sulla pace. Vi saranno quindi le 12 sagome dei 12 papi e una prima sagoma che sarà San Pietro, quindi saranno 13 sagome».
Entrambe le mostre saranno visitabili dal 12 aprile al 5 maggio. «Le due mostre – conclude Signorini – nascono perché della pace se ne parla per il conflitto Russia-Ucraina e per quello palestinese. E poi perché ne parliamo tutto l’anno di questo tema. Quindi quando abbiamo saputo che il tema della pace è quello delle settimane della Cultura della diocesi abbiamo deciso di realizzare queste due mostre per concretizzare tutto insieme il lavoro che stiamo facendo».
