Nel mezzo del cammino sinodale: in diocesi si sono attivati 250 gruppi di discernimento

Roma, 25 maggio 2023: Assemblea nazionale dei referenti diocesani del cammino sinodale all'Hotel Ergife - foto SIR/Marco Calvarese

“NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA… – scrive Dante nel celebre incipit dell’Inferno della Divina Commedia -‘mi ritrovai per una selva oscura”. Questo è proprio quello che non vorrebbe essere il Cammino Sinodale, giunto appunto a metà del suo percorso!

Nei mesi scorsi in Diocesi si sono attivati circa 250 gruppi di discernimento su questi temi: i LEGAMI (le relazioni e le famiglie nella comunità cristiana); la SPIRITUALITÀ (la cura della vita spirituale e della liturgia nella comunità cristiana); PRETI (il prete nella comunità cristiana); la RESPONSABILITÀ (la partecipazione della comunità cristiana) e infine le INTERAZIONI (ai fini di una migliore gestione delle strutture; tra parrocchie ed altre realtà ecclesiali).

Ogni gruppo ha fatto emergere quali passi possono favorire l’assunzione di quella direzione che è emersa nella fase di ascolto, sia in termini di CONDIZIONI DI BASE (atteggiamenti, stili…) sia di ESPERIENZE PASTORALI (pratiche, persone, luoghi, tempi, modalità…). 

Ora questo lavoro è giunto al Coordinamento Diocesano del Cammino Sinodale: stiamo leggendo con attenzione ogni sintesi pervenuta, per cogliere quali frutti del discernimento sono emersi (convincimenti, punti fermi, elementi da chiarire, istanze, pratiche consolidate…) e quali proposte trovano maggiore consenso. Il discernimento è proprio questo continuo confronto per arrivare alla maturazione progressiva di un consenso, fatto alla luce del Vangelo e in vista dell’annuncio del Vangelo. 

Entro il 30 aprile siamo chiamati a restituire il lavoro diocesano al Comitato Nazionale del Cammino Sinodale, che a sua volta sta lavorando allo scopo di approfondire i 5 temi e le istanze del Cammino Sinodale. Tutto questo per arrivare ad elaborare delle proposte da sottoporre all’assemblea dei Vescovi di maggio e alle due assemblee sinodali nazionali che saranno vissute nel prossimo anno. Così anche a livello diocesano, prima dell’estate, ci sarà modo e tempo per dare restituzione a tutti dei ‘frutti del discernimento’ che interpellano la nostra Diocesi ad un cammino di cambiamento, per corrispondere sempre più alla missione di annunciare il Vangelo nell’oggi.

Allora non una ‘selva oscura’ ma piuttosto un tempo di attesa di nuovi germogli di primavera.

Laura Teli

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