Urgnano: grande successo all’organo Serassi con «Primo Libro di Canzoni per Sognare»

Un trionfo di musica, emozioni e cultura del Novecento con il concerto organistico «Primo Libro di Canzoni per Sognare», svoltosi, venerdì scorso, nella chiesa parrocchiale dei S.s. Nazario e Celso di Urgnano. In tantissimi, tra urgnanesi e non, hanno assistito a una grandiosa performance dell’organo parrocchiale Giuseppe II Serassi del 1798, inaugurando la rassegna «Tra Cielo e Terra», così chiamata per ricordare la sua “collocazione” quasi sospesa a metà strada tra il cielo e la terra quasi a voler figurare il raccordo tangibile, reale tra la dimensione divina e quella terrena.

«Sono un po’ emozionato – ha esordito don Stefano Bonazzi, parroco di Urgnano – perché è la prima volta che proponiamo un concerto a distanza di anni dal restauro di quest’organo».

Il numeroso pubblico presente al concerto «Primo Libro di Canzoni per Sognare» nella chiesa parrocchiale di Urgnano

Altrettanto entusiasmo anche da parte di Alessandro Bottelli, direttore artistico della rassegna che ha ringraziato il parroco, i media partner e il signor Gianfranco Passera definendolo «un urgnanese doc a cui stanno realmente a cuore le vicende e le cose belle e pregevoli che impreziosiscono questo paese; talmente a cuore che ha sentito l’esigenza di tornare a far sentire la voce sublime e straordinaria di questo strumento e restituirla a tutti gli urgnanesi». 

Questo primo concerto è stato dedicato alla conclusione dei lavori di restauro che hanno interessato la facciata parrocchiale della chiesa urgnanese; in quest’occasione il parroco ha ringraziato tutti i professionisti che si sono adoperati per “rimettere a nuovo”. 

Debuttato con grande successo già tre anni fa a Lallio nell’ambito della settima edizione di «Box Organi. Suoni e parole d’autore», «Primo Libro di Canzoni per Sognare» è stato presentato a Urgnano come un concerto particolare con un repertorio non abituale per l’organo parrocchiale quale affascinante e complesso strumento. Si è assistito a «una carrellata di canzoni anche molto note del Novecento, dalle melodie napoletane ai Pink Floyd, mirate incursioni tra i successi di Sanremo, piuttosto che tratte da celebri musical, dai Queen, dagli Abba, dai Van Halen che sono state rielaborate e riarrangiate all’organo di Urgnano e rivisitate secondo prassi tipiche della musica jazz», ha sottolineato Bottelli. A tenere le fila di questo concerto, è stato Roberto Olzer che, come ha aggiunto Bottelli, «oltre a essere un esperto organista, uscito dalla rinomata classe di Giancarlo Parodi al conservatorio di Milano, è anche un jazzista molto attivo a livello internazionale e collabora abitualmente con importanti artisti tra i quali la cantante Antonella Ruggiero».

Nello specifico, il solista Roberto Olzer, con il supporto del musicista urgnanese Paolo Salvetti, ha raggruppato il vasto puzzle sonoro in otto suites tematiche dai titoli significativi: Swinging Suite (Honeysuckle Rose di Fats Waller; Ma l’amore no di Giovanni D’Anzi; In cerca di te di Testoni e Sciorilli), Neapolitan Suite (Torna a Surriento di Ernesto de Curtis; Tu sì ‘na cosa grande di Domenico Modugno; Dove sta Zazà di Cutolo e Cioffi), Pop Suite (Almeno tu nell’universo di Mia Martini; Il carrozzone di Renato Zero; Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco; Vacanze romane di Antonella Ruggiero), Musical Suite (da La La Land; da The Phantom of the Opera; da West Side Story), South America Suite (Luiza di A. Carlos Jobim; Alfonsina y el mar di Ariel Ramirez; Vuelvo al sur di Astor Piazzolla); Pink Floyd Suite (Atom Heart Mother; Shine on you Crazy Diamond; Another Brick in the Wall), Kolossal Suite (Il codice Da Vinci; Il gladiatore; 1492: Conquest of Paradise) e Rock Suite (The Winner Takes it all degli ABBA; Who Wants to live forever dei Queen; Jump dei Van Halen).

Sul finale, dopo applausi scrocianti a ogni suite, l’infaticabile organista e jazzista Roberto Olzer ha concluso il recital organistico con un bis fuori programma.

I prossimi appuntamenti, sempre alle 20:45, saranno: venerdì 19 aprile «Il soffio di Mozart» con all’organo Manuel Tomadin e al clarinetto basso e contra-alto Federico Calcagno; venerdì 26 «Nell’arcobaleno dei suoni» con all’organo Elena Strina. Ingresso libero e gratuito a tutti i concerti.