Jazz Passion nella chiesa dei Celestini: pagine sacre in un’interpretazione musicale inedita

«Penso che questo sia un progetto inedito in assoluto. Non credo esistano dei precedenti.» Parola di Alessandro Bottelli ideatore e direttore artistico della Jazz Passion. Le pagine della passione di Gesù Cristo reinterpretate in chiave jazz.

La prima nazionale di questo insolito concerto a tema sacro sarà domenica 21 aprile alle ore 16 nella chiesa di san Nicolò ai Celestini in Bergamo, con una replica già programmata, la sera stessa alle 20.

«Un anno fa ho iniziato a pensare a questa antica chiesa come un luogo da valorizzare.» Racconta Bottelli: «Avevo letto dei problemi delle suore Sacramentine per quanto riguarda un’ala del chiostro del convento che era a forte rischio crollo. Essendo io di borgo Santa Caterina ho avuto l’idea di valorizzare il luogo attraverso iniziative concertistiche sempre molto mirate, che attirassero l’attenzione sui gravi problemi di statica dell’edificio.»

In questa collaborazione tra le religiose e il musicista bergamasco si inserisce questa originale Jazz Passion, scritta dalla creativa Eloisa Manera. Oltre che compositrice l’artista italo-spagnola è anche violinista e così si esibirà nel monastero che fu dell’ordine dei celestini. Assieme a Manera si esibiranno Gaia Mattiuzzi alla voce, Carlo Nicita al flauto traverso, Federico Calcagno al clarinetto basso, Daniela Savoldi al violoncello, Roberto Cecchetto alla chitarra elettrica e Francesca Remigi alla batteria.
In questo piccolo ensemble dominano per numero e ruoli le donne.

Proprio alla figura femminile sarà devoluto il ricavato di queste due esibizioni. Le offerte libere andranno a sostegno di “Progetto Donna” che aiuta le donne di Saavedra in Bolivia nella procura missionaria delle suore Sacramentine. Questo sostegno economico e culturale per le campagnole boliviane, molte volte sfruttate perché analfabete, rende ancor più unico il doppio appuntamento di domenica 21 aprile.

Doppio evento straordinario non solo per il grande valore musicale, non solo per la particolare ambientazione ricca di arte e storia, ma anche per la toccante dedica a Marco Giovanetti nel quinto anniversario della sua prematura scomparsa. «Con questo concerto, che si inserisce nel vasto programma della II edizione delle Settimane della Cultura» conclude Bottelli «vogliamo tenere viva la memoria del professor Giovanetti, originario di borgo santa Caterina, che per trent’anni ha insegnato pianoforte al nostro conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo e per due volte ne è stato anche direttore.»

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