Pinguini Tattici Nucleari: il senso di comunione si può imparare anche a un concerto

Amore mio 
Da dove vengo io
Un bacio ed un addio
Sono la stessa cosa
Vieni con me
Ti porterò dove
La solitudine è un regalo più bello di una rosa”

Pinguini Tattici Nucleari, Lake Washington Boulevard

C’erano dodicimila persone nel forum di Assago sabato 13 aprile 2024 per assistere al concerto dei Pinguini Tattici Nucleari. Era la quinta data consecutiva nella cattedrale milanese della musica.

Il tour 2024 della band bergamasca prevede 33 date in giro per l’Italia. I biglietti, dopo l’apertura delle prevendite, si sono esauriti nell’arco di poche ore e già si stanno vendendo quelli per il tour estivo negli stadi 2025! Sono numeri che raccontano un grande successo, eppure sembra che a Riccardo Zanotti e compagni non manchi il senso della concretezza e l’umiltà ereditata delle radici orobiche. 

Sul palco insieme a buona musica, animazioni riprodotte su enormi ledwall, giochi di luce degni di Las Vegas, fuochi d’artificio e scintille luccicanti trovano spazio parole semplici e storie raccolte dalla vita quotidiana. I testi delle canzoni contengono i sentimenti più comuni raccontati con spontaneità e ironia. E la band indie di maggior successo del momento in Italia interpreta storie e messaggi con grande spontaneità. Nell’arco delle due ore dello spettacolo tutti i componenti del gruppo trovano il giusto spazio di visibilità e si permettono di ironizzare perfino sulle proprie fragilità e sui difetti di ognuno. Questa autenticità è forse la più grande forza della band. 

Il pubblico accorre numeroso e si riconosce in questi “ragazzi di provincia” che non perdono del tutto l’accento delle valli nonostante abbiano raggiunto il traguardo del successo.

A cantare a squarciagola “Scrivile scemo” o “Giulia” e a ballare sulle note di “Giovani Wannabe” c’è uno spaccato dell’Italia migliore: bambini, persone di mezza età, ragazze e ragazzi dai volti puliti e dagli sguardi limpidi, gente che non si vergogna della propria normalità e che si rispecchia nelle canzoni che mitizzano gli eterni secondi e che non nascondano incomprensioni e figuracce.

Sul palco del concerto dei Pinguini e soprattutto nel parterre e sugli spalti ci sono persone con un grande gusto per la vita e alla ricerca di quella serenità tipica di chi prende sul serio ciò che accade ogni giorno senza lasciarsi farsi troppo incupire dai problemi e dai fallimenti. C’è leggerezza, non banalità. 

“Perché sei stata l’estate migliore della mia vita, è la verità

Sembrava la storia infinita e forse era solo la felicità (Let’s go)”

Pinguini Tattici Nucleari, La storia infinita

Nello spettacolo trovano spazio poesie e canzoni che ricordano la situazione tragica dei palestinesi a Gaza o le persone affette dalla malattia di Alzheimer. I sentimenti si mischiano tra loro e un po’ disorientano perché sono veri: c’è gioia e tristezza, preoccupazione e speranza, amore e disincanto. 

E il finale del concerto riserva una amara sorpresa al pubblico. La tristezza sembrava poter venire solo dall’esaurirsi della scaletta dei brani musicali. Invece l’intero staff dei lavoratori alla macchina organizzativa dello show, oltre centro persone, sale sul palco per onorare un amico e un collega morto improvvisamente il giorno stesso: Gaetano. Zanotti, commosso, lo ricorda come una persona solare e positiva. E, in perfetta coerenza con lo stile della band, a tutti gli operatori dello staff si inumidiscono gli occhi. C’è vero dolore e tristezza nelle lacrime versate da montatori e fonici di palco, traspare vera solidarietà dagli abbracci scambiati e dalle mani strette tra gli addetti alla sicurezza e gli elettricisti.

C’è la vita vera delle persone raccontata con sincerità e in maniera composta. Il pubblico rapidamente si zittisce e si allinea con i sentimenti di chi ha perso un collega e un amico. E poi applaude a tutta quella mole di verità.

“E c’è un destino che si chiama “destinazione”
Ma non ci arrivi mai se provi a andar di corsa
Non so a che stadio siamo dell’evoluzione
Però forse in questa stessa frase trovo la risposta, ah”

Pinguini Tattici Nucleari, Dentista Croazia

Un prete del torinese ha recentemente lamentato il fatto che i concerti del gruppo che canta “Bergamo” e “Ringo Starr” si riempiano rapidamente di spettatori mentre le chiese non facciano mai sold out. Si chiede: “Chi è che ci regala le cose più importanti se non Gesù Cristo?”.

La provocazione ha in sé qualcosa di vero, anche se pare espressa con un tono di contrapposizione fuori moda. Se don Beppe – così si chiama – stesse per un paio di ore sotto la passerella dove Zanotti e colleghi allestiscono perfino una tavola imbandita per esprime il senso di comunione di famigliarità con il pubblico forse penserebbe che con queste persone si dovrebbe fare alleanza.

Così come si dovrebbe stringere sintonia con tutti coloro che sanno raccontare con semplicità la vita, lontani da dogmatismi e conflittualità ideologiche, senza rinunciare a idealità e valori. Il segreto degli stadi pieni forse sta un po’ anche in questa leggera-concretezza di cui Gesù era certamente portatore ma che non sempre i suoi discepoli sanno interpretare.

  1. Semplici ragazzi che toccano temi importanti con parole leggere e che arrivano al punto. Spiegano ogni canzone prima di cantarla al concerto e sembra di stare tra amici al bar e di conoscerli da sempre.
    Disponibili e gentili a foto e ad uno scambio di parole…
    Testi intelligenti ma non pesanti che arrivano al cuore mentre si canta e si salta con loro.
    Ideatori di slogan impossibili da dimenticare e che ognuno si porta come mantra…
    “Ci hai insegnato che sì vive solo di momenti e che qualsiasi cosa passa se stringiamo i denti”
    Dentista Croazia

    Aiutano a rendere il mondo un posto migliore

    Grazie Pinguini Tattici Nucleari 💛

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