Urgnano: successo per «Il soffio di Mozart» all’organo Serassi tra melodie antiche e improvvisazioni jazz

Suoni antichi e moderni hanno vibrato nella suggestiva cornice della chiesa parrocchiale di Urgnano nel secondo appuntamento della rassegna organistica «Tra Cielo e Terra», svoltosi venerdì sera.

L’inedito concerto «Il soffio di Mozart» ha visto nuovamente protagonista l’organo Serassi, grazie alla maestria di Manuel Tomadin, organista italiano più decorato in competizioni ed esecuzioni della sua generazione, affiancato dai virtuosismi e dalle incursioni al clarinetto basso e al contralto di Federico Calcagno, giovane jazzista milanese.

Ad anticipare il concerto, è intervenuto don Stefano Bonazzi, parroco di Urgnano: «Ringrazio della rinnovata e numerosa presenza questa sera che è dedicata a tutti coloro che hanno sostenuto il restauro delle canne dell’organo; con un pieghevole abbiamo voluto raccontare tutto il lavoro che c’è stato da parte dei miei predecessori, don Evasio Alberti e don Mariano Carrara, che con il CPAE (Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici) ed insieme a tantissimi volontari si sono mobilitati per coprire le spese del restauro dell’organo stesso».

Gianluigi Radavelli, collaboratore e parrocchiano molto attivo, ha condiviso con emozione alcuni momenti salienti di quest’impresa collettiva: «Ricordo, quando facemmo l’incursione a sorpresa nella fabbrica Zanin, di un artigiano che si era sentito orgoglioso per aver ricostruito l’organo Serassi di Urgnano; rivolgo anche un pensiero a tutte quelle persone che hanno contribuito all’adozione delle canne e che ora, dal cielo, possano gustare le note di quest’organo».

Il direttore artistico Alessandro Bottelli ha sottolineato invece il concept della serata e della rassegna: «L’idea è quella di rendere non solo la voce antica dell’organo ma anche di attualizzarla con proposte più vicine al nostro tempo; l’abbiamo fatto nel primo concerto con Roberto Olzer, svoltosi la settimana scorsa, che aveva proposto un recital molto particolare basato sulle canzoni del Novecento reinterpretate all’organo».

«Il soffio di Mozart» eseguito da Manuel Tomadin, data la sua esperienza in organi antichi, ha portato il pubblico in un viaggio musicale del Settecento tra le composizioni del giovane genio salisburghese Mozart (Sonata in Sol Maggiore KV 283 con Allegro – Andante – Presto, Londoner Skizzenbuch n. 15 in sol minore KV Anh. 109b Nr 3 -15p, Londoner Skizzenbuch n.32 in Sib Maggiore KV 15gg e Overture dall’opera “Così fan tutte”) e dei suoi contemporanei quali Giovanni Battista Martini (Sonata op. 2 n. 5 in sol minore con Preludio-Allegro-Adagio-Allegro-Sarabanda), Johann Gottlieb Graun (Concerto ex G.b. per organo solo col Pedale Obbligato con Animoso-Adagio-Allegro) e Giovanni Morandi (Gran Sinfonia Variata). Ma il momento culminante della serata è stata la sorprendente prima esecuzione assoluta di Varianti sul nome ‘SERASSI’ scritta da Davide Mutti, giovane compositore bergamasco per omaggiare il costruttore di quest’organo, coniugando in un’unica armonia passato e presente.

Federico Calcagno, giovane jazzista al clarinetto contralto

L’intervento del jazzista Federico Calcagno, al clarinetto basso e contralto, ha saputo aggiungere un tocco di modernità, attraverso le formule tipiche dell’improvvisazione jazz, rinnovando i temi classici eseguiti in precedenza all’organo da Manuel Tomadin.

Dopo numerosi applausi da parte del pubblico, la serata ha dato spazio a due brani fuori programma: la Toccata in seven (sette ottavi) di John Rutter e il Versetto solenne per organo con armonia di trombe alla tirolese del compositore Padre Davide da Bergamo.

Il prossimo appuntamento sarà venerdì 26 aprile alle 20:45 sempre nella parrocchiale di Urgnano con il concerto «Nell’arcobaleno dei suoni» a cura dell’organista Elena Strina; ingresso libero.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *