Settimane della cultura: “L’adorazione, sorgente di pace” con le suore Sacramentine

“L’adorazione, sorgente di pace”, è questo il titolo scelto per l’evento che si terrà sabato 27 aprile, dalle ore 15 alle 17.30, nella Casa Madre dalle Suore Sacramentine in via Sant’Antonino 8 a Bergamo nell’ambito delle settimane della cultura. 

L’Istituto delle Suore Sacramentine, fondato da Madre Geltrude Comensoli nel 1882,

si dedica all’educazione dei ragazzi fin dalla piccola età e all’adorazione del santissimo Sacramento dell’Eucarestia, che diviene in quest’occasione protagonista. 

L’iniziativa, in collaborazione con l’Ufficio Liturgico di Bergamo e il Coro Polifonico “La Rocchetta Renzo Pagani” di Palazzolo sull’Oglio (Bs), prevede un pomeriggio di contemplazione e preghiera. 

“Siamo convinte – afferma Suor Laura Fontana – che una buona e curata spiritualità alimenti la vita di una persona la quale, poi, nel contesto sociale adotta un comportamento corretto nei confronti degli altri. L’anno scorso il tema era L’Eucarestia edifica la città,in quanto il rapporto con il Signore, che è la luce nel mondo e luce presente in ognuno di noi, dà beneficio a tutta la città. Quest’anno, invece, abbiamo deciso di convergere l’attenzione sull’altare. Questo è il luogo simbolo di Gesù, il quale diviene, durante la celebrazione eucaristica, pane e vino quindi nutrimento per tutti gli uomini. A tal fine, abbiamo pensato di studiare e proporre così l’altare come significato sacrificale e di mostrare gli altari più famosi della storia dell’arte”. 

I partecipanti verranno, infatti, accolti all’interno della Casa dove Don Doriano Locatelli, Presidente dell’Ufficio liturgico di Bergamo, illustrerà, coadiuvato da audiovisivi, gli altari dell’antichità e i simboli spirituali ad essi collegati.

Seguirà, poi, la presentazione e descrizione in loco, ad opera della critica d’arte Marta Fabretti, dell’odierno altare maggiore della chiesa dell’Adorazione. 

È importante evidenziare che l’altare che possiamo osservare e contemplare oggi non è quello originario ligneo, ma è realizzato in marmo bianco e rosa estratto dalle cave di Candoglia in Val d’Ossola.

Questo, sormontato da sette angeli e costituito da tre piani a formare una piramide, presenta al suo vertice l’Ostensorio per l’esposizione e l’adorazione dell’Eucarestia, scopo per il quale è stato progettato.

Nella parte bassa, si possono notare due cervi che si dissetano a una fonte sopra la quale è collocata una croce.

Nella parte superiore, invece, alcuni bassorilievi rappresentano simboli che conducono i fedeli alla contemplazione del pane consacrato durante la S. Messa e alla sua adorazione nella preghiera contemplativa individuale della giornata.

Al centro, il Tabernacolo è custodito da una porta d’argento che ritrae le tre virtù teologali: Fede, Speranza e Carità. 

Al termine di questa esposizione si terrà un’elevazione musicale con canti eucaristici tenuta dal Coro Polifonico del maestro Davide Bottarelli con la presenza di Fabio Nava all’organo.

L’ingresso è libero.

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