Quattro giornate per dire no alla guerra. Due weekend dal titolo «Se sarà luce sarà pace», l’iniziativa ideata dalla parrocchia San Giovanni Battista Albegno in occasione delle Settimane della Cultura della Diocesi Bergamo.
L’iniziativa è iniziata settimana scorsa, il 20 aprile, con una serata di preghiera condivisa, «mano nella mano – spiega Ivan Foresti del team cultura nato lo scorso anno in occasione degli eventi della Settimana della cultura diocesana e che ha poi continuato a lavorare anche per questa edizione 2024 –, Cattolici, Ortodossi, Musulmani ed Ebrei tutti insieme uniti nel canto della preghiera affinché la luce della pace raggiunga i cuori di tutti. Pace perché la pace è luce e la luce è verità e la verità ci fa liberi. Ci siamo ritrovati sul sagrato della chiesa: tutti insieme, attorno al braciere della luce, uniti nel canto e nella preghiera con altre fedi religiose, Ortodossi, Musulmani ed Ebrei». Dopo la preghiera un gesto simbolico: ogni partecipante è stato invitato a intingere la mano nella vernice rossa per lasciare la propria testimonianza sui pannelli istallati all’ingresso della chiesa.
Il giorno dopo hanno accompagnato la Messa la corale e il Coro Mille Note, ed è seguito il pranzo della solidarietà sul sagrato della chiesa. L’utile di questa iniziativa sarà devoluto al Centro Missionario Diocesano a sostegno del progetto di solidarietà dei Missionari a Cuba.
Nel pomeriggio “Giardino della Pace” con la merenda organizzata dalle Mamme Sprint. E alla sera alle 20,30 nel cineteatro si è svolta la proiezione del film “Il figlio dell’altra”, del 2012, che affronta temi di drammatica attualità. Sabato 27 e domenica 28 aprile, infine, si terrà il weekend conclusivo.
«Il sabato – specifica – dalle 15,30 alle 17,30 ci saranno le “Letture di pace”: attraverso alcuni narratori della biblioteca comunale vi saranno racconti e letture per bambini della scuola dell’infanzia, si realizzeranno disegni da attaccare al muro Bianco per dire “W la pace”, e scambio di libri. Domenica, poi, alle 20,30, poesia e musica in teatro con la proiezione di un filmato e approfondimenti. Oltre ai saluti conclusivi». «Quanto fatto l’anno scorso – conclude – per noi era qualcosa di gigantesco, mai fatto ad Albegno, ha avuto una grandissima partecipazione. Quest’anno abbiamo cambiato in base alla tematica. Agli eventi collaborano tutti i gruppi parrocchiali, e di centrale importanza è don Camillo Brescianini che ha voluto partecipare anche quest’anno. Tutti aiutano per realizzare gli eventi fatti bene».
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