Urgnano: un arcobaleno sonoro all’organo Serassi chiude la rassegna «Tra Cielo e Terra»

Apprezzato epilogo musicale della rassegna «Tra Cielo e Terra» nella serata venerdì scorso nella chiesa parrocchiale di Urgnano. La maestria dell’organista Elena Strina ha convinto il numeroso pubblico con il concerto dal titolo «Nell’arcobaleno dei suoni» eseguito all’organo Giuseppe II Serassi 1798 .

Con i suoi studi, la sua esperienza concertistica in Polonia e la formazione al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo, sotto la guida di Simone Vebber, Elena Strina si è rivelata un’ottima interprete per questo magnifico strumento, dimostrando la sua virtuosità e la sua profonda comprensione della musica organistica.

Dopo che il parroco don Stefano Bonazzi ha accolto il pubblico, la parola è passata ad Alessandro Bottelli, direttore artistico della rassegna «Tra Cielo e Terra»: «Ringrazio don Stefano che ha accettato questa sfida e che ha voluto che gli urgnanesi tornassero a sentire l’organo tanto amato e Gianfranco Passera che ha manifestato un grandissimo desiderio di poter riascoltare questo strumento». In merito al concerto eseguito da Elena Strina, Bottelli ha spiegato: «Si è voluto dare un’idea del panorama musicale europeo all’organo con brani di sette compositori, come i sette colori dell’arcobaleno, provenienti da varie nazioni quali Inghilterra, Germania, Francia e Italia».

Elena Strina all’organo

Il concerto è iniziato con “Chromatic” Voluntary n. XVIII di John Blow (1649-1708), organista e maestro di cappella a Westminster, nominato nel 1698 primo maestro della Cappella Reale. Il secondo brano è stato Concerto del sig. Tomaso Albinoni di Johann Gottfried Walther (1684-1748),  trascrizione organistica di un brano originariamente concepito per orchestra.

La terza composizione in scaletta è stata la Toccata VIII di durezze e Ligature di Girolamo Frescobaldi (1583-1643), uno dei maggiori compositori per clavicembalo e organo del XVII secolo.

Il repertorio ha poi abbracciato toni più operistici con Versetto n. 12 in re minore di Padre Davide da Bergamo (1791-1863) ma nativo di Zanica e l’Adagio per l’Elevazione n. 1 di Vincenzo Petrali (1830-1889), organista lombardo.

Il penultimo brano è stato Sarabanda, tratto dalla Suite in re minore per clavicembalo; è uno dei brani musicali più belli e celebri di Georg Friedrich Händel (1685-1759), utilizzato anche dal regista Stanley Kubrick nell’arrangiamento curato da Leonard Rosenman e inserito nel suo capolavoro cinematografico Barry Lyndon (1975).

Il pubblico presente in chiesa. Foto di G. Mazzucconi

Ma il gran finale è culminato con l’esecuzione della Suite du Deuxième Ton di Louis-Nicolas Clérambault. Ispirata alla suite di danze praticata dagli organisti (tutti anche clavicembalisti), la composizione di  Clérambault inserisce dei movimenti che richiamano la preghiera e la meditazione come preludi, duetti, trii, dialoghi, recitativi e fughe, regalando momenti di pura bellezza musicale, in un’atmosfera di condivisione e riflessione.

La rassegna organistica «Tra cielo e terra – L’organo secondo Serassi», sotto la direzione artistica di Bottelli, ha dunque rappresentato un importante tributo al grande organo Giuseppe II Serassi della Parrocchiale di Urgnano non solo grazie agli artisti che sono stati coinvolti ma anche alla media partner del settimanale Famiglia Cristiana, del quotidiano Avvenire, di BergamoNews e araberara.

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