Dialogo e incontro di culture con le Settimane tematiche di Progetto Fileo, grazie all’8xmille

La diversità come punto di forza e come occasione di incontro, per arricchirsi reciprocamente. In due anni di vita, il progetto delle Settimane tematiche portato avanti da Fileo e finanziato grazie ai fondi dell’otto per mille, attraverso un bando della Fondazione Migrantes (e quest’anno in parte anche con il finanziamento del Progetto Interazioni Culturali) ha portato sul territorio, all’attenzione della comunità cattolica – ma non solo -, diverse tematiche importanti. Un appuntamento imperdibile, di confronto e riflessione comunitaria.

“La prima edizione ha preso il via nel 2023 – spiega Elena Sarzilla, coordinatrice dell’Area narrazione di Fileo -, ma le avevamo già sperimentate tempo prima, anche se come momenti separati, immersivi, dedicati a un tema declinato utilizzando linguaggi diversi”.

Se intercultura, dialogo e mobilità umana sono alcuni dei temi chiave del mandato di Fileo, le Settimane tematiche permettono di dare un taglio più specifico a questi argomenti così vasti, mettendo a fuoco di volta in volta un aspetto diverso, sempre nell’ottica di fare rete.

“È un’occasione per lavorare con diversi soggetti del territorio – sottolinea don Sergio Gamberoni, coordinatore Fileo – e coinvolgere le comunità con un background migratorio, senza cadere nello stereotipo dell’Altro come povero e bisognoso di attenzione. Il focus non è la migrazione: quest’ultima semmai è il punto di partenza, l’occasione per rinnovare la possibilità di incontrarsi. C’è chi è nato e cresciuto qui, chi è sul territorio per motivi di studio e lavoro e non sempre la parola ‘migrante’ è quella corretta. Le diverse comunità si mettono in gioco in modo virtuoso, con le loro competenze e la loro storia. Sono temi delicati, quelli che affrontiamo, e le parrocchie li sentono come urgenti ed importanti. Un ringraziamento va alla Diocesi di Bergamo, che investe in un luogo, l’Abbazia di San Paolo D’Argon, e con risorse importanti per un progetto culturale di questo tipo”.

Sei le settimane tematiche proposte all’anno; diversi i temi affrontati: a febbraio dialogo e pluralità religiosa sul territorio, in occasione della Giornata internazionale della fratellanza; per l’appuntamento di marzo il riferimento è la Giornata internazionale per la diminuzione delle discriminazioni razziali, per andare contro stereotipi, pregiudizi e discriminazioni; a giugno si declina il tema del viaggio, soprattutto solidale, esperienza che arricchisce i bagagli di chi parte e si organizzano attività e laboratori nei Cre, sul tema della pluralità; a settembre è la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che permette di affrontare il tema della migrazione attraverso la parola chiave proposta di volta in volta dal Papa, “affrontando la mobilità umana e l’intercultura con il punto di vista della Chiesa”, mentre a fine novembre / inizio dicembre il focus sono l’inclusione e le politiche di integrazione, con uno sguardo critico e un’osservazione del fenomeno più in generale, e un momento dedicato anche alla presentazione dei diversi Rapporti sul tema: quello dell’Immigrazione, degli Italiani del mondo e del Diritto di asilo.

“È come se fosse una sorta di rassegna – aggiunge Giancarlo Domenghini, coordinatore Area Formazione Fileo -, un’occasione per la comunità cristiana locale di entrare in contatto con questi temi ricorrenti. Dietro a queste Settimane, ci sono veri e propri tavoli di lavoro, un lavoro di rete con i diversi soggetti attivi sul territorio, dalle realtà ed associazioni impegnate nel dialogo interreligioso, ai referenti delle varie comunità religiose locali.

È uno stimolo per il territorio, e un modo per bilanciare una narrazione che spesso vede il diverso solo in termini di sbarchi o accoglienza straordinaria, un modo per riavvicinarsi l’un l’altro dopo il periodo di distanziamento imposto dal Covid ed accrescere la consapevolezza all’interno della comunità cattolica, con l’ambizione che sempre più soggetti possano vivere questo luogo da protagonisti”.

Fileo è il progetto della Diocesi di Bergamo, dell’Ufficio per la pastorale dei migranti, di Caritas Bergamasca, del Centro missionario diocesano e della Fondazione Adriano Bernareggi ed è gestito da Fondazione Diakonia Onlus. L’obiettivo è quello di approfondire i temi legati a mobilità umana, intercultura e dialogo interreligioso. 

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