Caregiver, a Bergamo sono più di 110 mila. Una settimana di iniziative e laboratori sulla cura

Care Giver

I caregiver, persone che si prendono cura di un proprio caro per una parte consistente del proprio tempo, a Bergamo sono più di 110.000 e rappresentano il 16% dei bergamaschi sopra i 15 anni di età: a loro è dedicata la Settimana del Caregiver che si terrà a Bergamo dal 13 al 19 maggio.

Prendersi cura dei propri cari è un compito impegnativo, che a volte si trasforma in un lavoro a tempo pieno. Lo ricorda il Caregiver Day che si celebra a maggio in tutta Europa: una giornata rivolta in particolare a chi, familiare o amico, dedica il proprio tempo alla cura di una persona fragile e bisognosa di assistenza.

I caregiver in Europa rappresentano circa il 20% della popolazione sopra i 50 anni (dati OCSE); in Italia sono il 15% della popolazione sopra i 20 anni, per un totale di quasi 8 milioni. A Bergamo sono più di 110.000, circa il 16% dei bergamaschi sopra i 15 anni: di questi più di 5.000 sono ‘giovani caregiver’ di età compresa tra i 15 e i 24 anni (il 7% della popolazione bergamasca in questa fascia d’età) che in modo quasi invisibile contribuiscono alla cura di un nonno, di un genitore, di un fratello.

È pensando a queste persone che l’Associazione Abitare le età ETS ha scelto di organizzare la quarta edizione del Caregiver Day, insieme ad altre 13 associazioni del territorio bergamasco e in collaborazione con Comune di Bergamo, ATS Bergamo, ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, ASST Papa Giovanni XXIII, Collegio dei Sindaci, CSV Bergamo ETS oltre che con il contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca. Un caregiver day che per il 2024 si allarga e diventa una settimana di iniziative e laboratori dedicati ad adulti e bambini.

Liberi nella cura è lo slogan dell’edizione, che vuole mettere al centro proprio il tema della cura: cura come cifra dell’essere umano e che incrocia tutti in qualche momento della vita; cura che si declina diversamente per il caregiver, per il paziente, per l’operatore sociosanitario, per il volontario, ma con alcuni aspetti che li accomunano. Queste alcune delle questioni che verranno indagate nei diversi momenti del programma.

«Abitare le età, nata nel 2016, da sempre si occupa di servizi alle fragilità che colpiscono le persone in tutte le età: gli anziani certamente, ma anche i bambini in tenerissima età. Non siamo un’associazione che cura una patologia in particolare, ma un gruppo di advocacy che si pone al servizio dei più fragili nello sforzo di identificare i loro bisogni e cercando di farli diventare diritti – racconta Franco Greco, Presidente di Abitare le età onlus -. Tutte le fragilità si riflettono in modo diretto e spesso molto complesso sulle famiglie, ma queste, a differenza del soggetto fragile, vengono spesso dimenticate dai servizi e sono quasi sempre abbandonate a se stesse. È da questa consapevolezza che nasce la nostra missione verso i caregiver. È a loro che vogliamo dedicare questa settimana, il quarto Caregiver day che organizziamo a Bergamo. E lo facciamo insieme ad altre 13 associazioni di volontariato anch’esse dedite al sostegno dei caregiver e con il supporto delle istituzioni che credono nel percorso che insieme stiamo portando avanti».

L’iniziativa è, infatti, anche quest’anno realizzata insieme ad una rete di associazioni che nelle proprie attività intercettano i caregiver e si occupano di loro:, ASD San Paolo in Bianco, AVISCO ETS, Cooperativa Sociale Generazioni Fa, Associazione Cure Palliative, ADB – Associazione Disabili Bergamaschi, Associazione Genitori Presolana Acca, Associazione Italiana Parkinsoniani, Associazione Paolo Belli ODV, Coordinamento Bergamasco per l’Inclusione, LILT Bergamo Onlus, Piccoli Passi Per, Spazio Autismo, UILDM Bergamo.

«Siamo davvero felici di essere qui oggi insieme a tante realtà non profit e alle istituzioni a parlare di caregiver, perché siamo fermamente convinti che per rispondere al meglio ad un tema così importante sia necessario lavorare insieme, per interpretare al meglio i bisogni e le aspirazioni dei caregiver e per poter poi strutturare azioni concrete a loro sostegno – sottolinea Oscar Bianchi, Presidente di CSV Bergamo ETS -. Dobbiamo fare rete per istituire un sistema informativo che stia a fianco di queste figure, attraverso un’azione coordinata e condivisa che rappresenti un porto sicuro a cui accedere: il progetto ‘Lessico famigliare’ di cui CSV è capofila e all’interno del quale abbiamo creato il sito dedicato ai caregiver bergamaschi che verrà presentato il 13 maggio ne sono un esempio concreto. Il sostegno alle reti delle associazioni che si mettono insieme per perseguire meglio i propri obiettivi è elemento fondamentale della mission di CSV e da sempre lo portiamo avanti. Negli ultimi anni questa funzione si gioca sempre più nel sostegno a reti che perseguono una funzione di advocacy: il nostro compito è quello di accompagnare e sostenere gli enti del terzo settore affinché a loro volta possano mettere in campo azioni concrete che favoriscano il riconoscimento dei diritti di chi ogni giorno si prende cura dei propri cari».

Un’iniziativa che quest’anno si rafforza grazie al percorso avviato un anno fa da ATS Bergamo che ha dato vita al Laboratorio Caregiver Bergamo: «Dopo l’avvio del Laboratorio Caregiver Bergamo nell’aprile 2023, l’attività di Rete istituita rappresenta un sistema di supporto capace di far progredire il Progetto di sostegno ai Caregiver. Vi sono 14 core team territoriali, 84 soggetti aderenti, un coordinamento provinciale, un osservatorio e la capacità di valutazione della sostenibilità economica – spiega Massimo Giupponi, Direttore Generale di ATS Bergamo -. Solo nel primo periodo, grazie alla possibilità di autocandidarsi, sono emersi circa 800 caregiver, tra loro circa 413 direttamente dalla sezione dedicata del sito internet di ATS Bergamo, a confermare quanto il territorio senta il bisogno di considerare questa figura, fondamentale nel processo di assistenza a domicilio, diventato un luogo di cura. Settimana prossima vi sarà un altro passo in avanti, con il rilascio del portale dedicato ai caregiver, rivolto a tutte le figure che ruotano attorno a questo universo, oltre ad essere uno strumento informativo per i cittadini. Grazie alla sinergia tra ATS Bergamo, le ASST, gli Ambiti Territoriali Sociali, l’Università di Bergamo, gli Enti del Terzo Settore e il mondo del volontariato, ci apprestiamo a rendere strutturali una serie di strumenti di sostegno, di cui potranno beneficiare i tanti caregiver attivi nella nostra provincia, tra i quali molti giovani, con un progetto ad ampio raggio, approvato da Regione Lombardia e attenzionato anche dal Ministero della Salute quale buona pratica».

Sostegno e collaborazione alla Settimana del Caregiver arrivano anche dalle amministrazioni comunali e dal Collegio dei Sindaci, come ha spiegato Marcella Messina, Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo e Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci: «Il Progetto Caregiver Bergamo è un esempio emblematico di come è possibile rispondere alla crescente richiesta di coinvolgimento attivo da parte dei cittadini nella definizione e nella realizzazione dei servizi di welfare: attraverso la collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni del terzo settore, si sta sperimentando un approccio integrato e centrato sulle reali esigenze della popolazione. 

Il Collegio dei Sindaci si è impegnato e continuerà attivamente a sostenere i caregiver attraverso il finanziamento e l’attuazione di progettualità sperimentali, affrontando con determinazione questa sfida fondamentale. La ricca programmazione della Settimana del Caregiver testimonia il valore del lavoro interistituzionale, evidenziando la collaborazione proficua tra enti pubblici e associazioni. Creare cultura e sensibilizzare sull’importanza del ruolo dei caregiver sono obiettivi prioritari che il Collegio dei Sindaci si pone con impegno e determinazione».

Un percorso reso possibile grazie al contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca, come ha spiegato il Presidente Osvaldo Ranica: «Oggi presentiamo i primi risultati di Laboratorio Caregiver Bergamo, un’importante iniziativa resa possibile grazie all’attivazione di numerosi enti pubblici e privati, di molte associazioni e di singoli cittadini che hanno fortemente voluto riconoscere come al centro dell’agire sociale ci sia il prezioso ruolo svolto da quanti si prendono cura della fragilità di un proprio caro. Fondazione della Comunità Bergamasca ha aderito a questa progettualità promuovendo due bandi dedicati – In-Formazione Caregiver e In-Ascolto Caregiver – di cui oggi raccogliamo i primi frutti: dai nuovi percorsi territoriali rivolti ai caregiver all’innovativo portale interistituzionale che va incontro alla reale esigenza di accedere facilmente a tutte le informazioni utili alle persone fragili e a chi se ne prende cura fino all’attivazione di specifici spazi di ascolto e supporto psicologico, risultato di un lungo confronto con i caregiver bergamaschi, per sostenere chi si trova ad affrontare un carico emotivo, mentale e materiale significativo, e deve avere l’opportunità di prendersi cura anche del proprio benessere. È un progetto, questo, che ci sta particolarmente a cuore perché punta a rendere più sostenibile la cura, a partire da chi se ne fa carico ogni giorno e a restituire, seppur in piccola parte, il contributo di generosità dato da chi si occupa dei più fragili».

Sostegno e collaborazione arrivano anche dalle tre ASST Bergamasche, che, oltre ad essere protagoniste dirette delle attività all’interno delle progettualità, hanno scelto di essere a fianco delle associazioni nel percorso di sensibilizzazione e promozione culturale sul tema del caregiving che verrà realizzato la prossima settimana.

«l caregiver sono il punto di riferimento per l’assistenza alla persona malata o non autosufficiente. Un esercito operoso che opera silenziosamente, quanto mai insostituibile.  Questo ruolo merita di essere supportato di più di quanto fatto fino ad ora. E per questo è importante non essere e non sentirsi soli: essere accompagnati da servizi e competenze sociali, sanitarie, psicologiche e legali, in grado di agire in squadra con il familiare e con il paziente. Per questo motivo abbiamo pensato ad una serie di iniziative ed eventi dedicati a coloro che si prendono cura dei propri cari in difficoltà. Un contributo doveroso che ha portato alla creazione del Laboratorio Caregiver Bergamo, un progetto nato un anno fa con numerose potenzialità da sviluppare – evidenzia Marco Passaretta, Direttore Generale dell’ASST Bergamo Est -. La ricerca e l’assistenza medica sono impegnate ad allungare le aspettative di vita e contemporaneamente le cure si avvalgono di un approccio che migliora la qualità di vita per mezzo di una identificazione precoce del trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale. Tutto questo in sinergia con il caregiver familiare che ha il difficile compito di accompagnare, giorno per giorno, il proprio caro dando valore al tempo che resta. Le Istituzioni, in alleanza con la famiglia, devono unirsi in questo che non è solo un percorso, ma è una missione».

«Fare rete è oggi assolutamente necessario per dare risposte ai complessi bisogni di salute dei cittadini fragili o non autosufficienti e dei loro caregiver. Tra gli strumenti che abbiamo messo a loro disposizione c’è l’Infermiere di Famiglia e di Comunità, che lavora in stretta sinergia con l’assistente sociale nostro e del Comune. È un servizio ormai radicato grazie a una centrale operativa e a nove sedi operative sul territorio dei sessantatré comuni di nostra competenza territoriale, tra città di Bergamo e hinterland, Villa d’Almé, Valle Imagna e Val Brembana – aggiunge Simonetta Cesa, Direttore Sociosanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Gli ambulatori infermieristici attivi in tutte le nostre Case di Comunità, afferenti ai nostri due Distretti, sono un valido riferimento per assistenza sanitaria di base, educazione sanitaria e informazioni per l’autocura e l’assistenza a domicilio. Di recente siamo diventati soggetto erogatore delle cure domiciliari per soggetti in condizioni di fragilità e impossibilitati a fruire, fuori dal proprio ambiente di vita, delle cure necessarie. Da quando abbiamo ereditato le cure primarie, stiamo sostenendo l’offerta di cura con un potenziamento dell’integrazione tra i medici di assistenza primaria e i pediatri di libera scelta, figure di riferimento per i caregiver, con gli specialisti ospedalieri, in un’ottica di continuità tra ospedale e territorio. Sono tutti servizi che abbiamo progettato ascoltando i bisogni dei territori, in stretto contatto con la Conferenza dei Sindaci, con il supporto imprescindibile della rete del volontariato e con il Terzo settore e grazie al coordinamento di ATS».  

«La nostra ASST ha aderito al progetto mettendo in campo le competenze multidisciplinari del proprio personale, presente nelle quattro Case di Comunità (Treviglio, Martinengo, Ponte San Pietro e Dalmine). I Caregivers di persone fragili del territorio potranno compilare on line un breve questionario che permetterà alle Infermiere di Famiglia e di Comunità dell’ASST o all’Assistente Sociale dell’Ambito Territoriale di riferimento, di identificare i bisogni specifici del caregiver e fissare con lui un primo colloquio conoscitivo – conclude Pietro Tronconi, Direttore Sociosanitario dell’ASST Bergamo Ovest -. L’équipe garantirà al soggetto un supporto concreto: fornirà informazioni sui servizi utili disponibili nel territorio di residenza, comunicherà tutte le iniziative di supporto attivate dai soggetti della rete (anche formative), risponderà alle richieste dei bisogni emergenti fornendo la soluzione più idonea per curare al meglio il proprio caro, in un’ottica integrata con i servizi sociali, sociosanitari e sanitari del territorio e le Associazioni di volontariato locali». 

IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA DEI CAREGIVER

La settimana del caregiver prenderà il via lunedì 13 maggio alle 15.00 a Daste (Bergamo, via Daste e Spalenga 15) con il convegno «Accanto a chi si prende cura. Il progetto Caregiver Bergamo tra Case di Comunità e Terzo Welfare» a cura di Laboratorio Caregiver, ATS Bergamo, Collegio dei Sindaci, CSV Bergamo ETS, ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest. A seguire, sempre lunedì 13 maggio, alle 20.00 verrà proiettato il film «Tutto quello che vuoi» di Francesco Bruni allo Schermo bianco. Gli appuntamenti proseguono venerdì 17 maggio alle 14.30 alla Social Domus con l’Assemblea cittadina promossa dalla Campagna per la Salute Mentale con la partecipazione di don Virginio Colmegna. La settimana si concluderà domenica 19 maggio con un’intera giornata dedicata ai caregiver sempre a Daste: si parte alle 9.00 con l’incontro «Liberi nella cura», dalle 14.30 alle 16.30 laboratori e attività aperte a tutti, alle 17.00 DrumCircle con Spazio Autismo e alle 18.15 chiusura con lo spettacolo «All’Osteria del ragno» con le canzoni di Lucio Dalla.

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