Seriate, pensieri e gesti di pace diventano opera d’arte “A fior di pelle” con Clara Luiselli

Esperienza d’arte partecipata, per far germogliare «Segni di comunità», all’interno delle iniziative promosse per le «Settimane della cultura» della Diocesi di Bergamo, anche nella chiesa dedicata a San Giovanni XXIII, a Paderno di Seriate. Al lavoro l’artista Clara Luiselli con l’installazione «A fior di pelle».

Indagatrice degli infiniti rapporti relazionali tra individuo e spazio, attenta osservatrice delle dinamiche sociali, Clara Luiselli lavora attraverso la produzione di installazioni site-specific e performance. Il suo fare artistico è impegnato in una ricerca di compenetrazione tra opera e fruitore e si origina dallo studio di piccoli eventi, accadimenti della realtà quotidiana spesso ignorati per la loro apparente insignificanza.

Così l’artista spiega «A fior di pelle»: «Un tronco, giunto naturalmente alla fine del suo ciclo. La sua superficie liscia e senza corteccia, ne rivela la natura vulnerabile. Raccolto ai margini del bosco, nello spazio liminale che conduce dal mondo dell’uomo a quello del “selvatico”, diviene totem.

Il tronco preparato con una serie di fori si predispone a ricevere il futuro intervento del gruppo di ragazze e ragazzi coinvolti nel progetto. È ora elemento sacrale che accoglie attorno a sé tracce di un’azione collettiva. Il gruppo ha restituito ad esso una nuova pelle registrando le impronte di cortecce di alberi vivi con pezzi di argilla. Si tratta di un gesto piccolo, al primo sguardo poco significativo ma che rivela attenzione, rispetto, gentilezza. Allo stesso modo si sono mosse le mani che hanno portato ogni singolo frammento di creta. Sentirne il peso, la malleabilità, un modo per estendere la capacità di entrare in contatto con l’altro da sé, sia esso umano oppure no. E saperlo trattare con cura. Fragile ma prezioso. Prezioso perché fragile. I calchi così ottenuti hanno transitato attraverso diverse fasi: prima morbidi, poi solidi infine fissati dal fuoco della cottura in forme definitive. Ora a terra si connettono al tronco grazie ad un reticolo di fili che diviene spazio accogliente per chi vorrà lasciare l’eco scritta di una preghiera, di un pensiero, di un desiderio, di un auspicio attraverso i piccoli fori presenti sulla superficie del tronco».

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