Settimane della cultura: tanti semi di pace sul territorio da far germogliare

I sorrisi, la meraviglia, l’antico e il contemporaneo in dialogo, la creatività che si alimenta di storie e di linguaggi, i murales, i fili che tessono relazioni di pace e che uniscono il tutto in un grande quadro.

Raccontare questo intenso mese di Settimane della Cultura è come sfogliare un libro d’arte nel quale immagini vivide si compongono come un puzzle, fatto di suggestioni, di stimoli, di semi pronti a germogliare. 

L’intero territorio della diocesi ha risposto all’appello lanciato per il secondo anno dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura, l’Ufficio Beni Culturali, l’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali e gli Istituti Culturali Diocesani di Bergamo, partecipando attivamente alle Settimane della Cultura. “Pace a Voi. Per una Cultura che unisce” il tema scelto per questa edizione, che si è appena conclusa. Oltre 120 le iniziative organizzate.

“Sono rimasta favorevolmente colpita dalla varietà delle proposte emerse – spiega Sabrina Penteriani, delegato vescovile per la Cultura e la Comunicazione-. Molte comunità hanno colto l’occasione per creare collaborazioni con realtà che in genere agiscono ognuna per conto proprio, alimentando relazioni. La cultura è così diventata terreno di incontro, dimostrando di poter concretamente unire, costruendo ponti tra le persone, abbattendo i muri”.

“Le Settimane della Cultura si sono rivelate anche quest’anno qualcosa di sorprendente – continua don Davide Rota Conti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura e dell’Ufficio Beni Culturali-,

vorrei ringraziare i tanti operatori delle comunità parrocchiali, dei musei, delle associazioni, degli istituti di vita consacrata, dei gruppi culturali, i volontari, tutti coloro che hanno creduto a questo progetto,

sovvenzionandolo in tante forme. Splendida è stata inoltre la disponibilità degli artisti a farsi coinvolgere nei progetti d’arte partecipata”. 

Già, l’arte. Grande protagonista. Mostre, laboratori e installazioni organizzate in collaborazione con la Fondazione Adriano Bernareggi hanno dato vita a “IMMAGINARE LA PACE. 15 artisti in 15 chiese”, un progetto che ha affidato all’arte contemporanea un dialogo con luoghi e opere antiche per stimolare una riflessione sul tema della pace. La partecipazione è stata ampia, sentita, tanto che, per quando le Settimane della Cultura siano concluse, sarà ancora possibile fino a metà maggio andare alla scoperta di istallazioni sul territorio (il programma è consultabile sul sito www.settimanedellacultura.it).

“La presenza degli artisti ha contribuito a fare emergere aspetti spesso dimenticati dell’arte nelle chiese che l’accolgono. Tutto ciò offre stimoli e chiavi di lettura, nuove prospettive per i prossimi anni”, sottolinea Penteriani. 

Quanto al tema che ha fatto da filo conduttore, numerosissimi sono gli spunti di riflessione emersi, come sintetizza don Davide Rota Conti: “ho trovato particolarmente interessante poter leggere e rileggere il tema della pace, nella sua attualità legata ai conflitti mondiali ma anche nelle implicazioni quotidiane, davanti alle quali possiamo attivare anche nel nostro piccolo azioni concrete”.

Le Settimane della Cultura saranno riproposte anche il prossimo anno, l’anno del Giubileo. “Il tema sarà legato a quello, importantissimo, del Giubileo -anticipa Sabrina Penteriani-, inoltre la programmazione sarà allargata ai coordinatori della terra esistenziale “Cultura e Comunicazione” della CET (Comunità Ecclesiali Territoriali), quindi sarà un evento ancor più partecipato, con l’intento di proseguire la valorizzazione del patrimonio di tutto il territorio della diocesi”.

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