Csi, lo sport come un mattone per costruire relazioni e comunità, a partire dai piccoli

Emozionati come il primo giorno della scuola elementare. Pronti per entrare in campo tutti insieme, regalandosi un’idea di ‘squadra’ che il tempo e la passione aiuteranno a consolidare. Felici di venire accolti sul campo dall’incitamento delle mamme e dei papà, persino più entusiasti dei loro piccoli.

Accade questo, ogni anno, ogni settimana, quando giovani atleti danno il via al loro percorso sportivo tra le fila del Centro Sportivo Italiano.

Ad aiutarli c’è un signore con un vestito un po’ particolare, si chiama arbitro, che prima della partita chiama tutti a raccolta per un cerimoniale definito ‘appello’: deve far rispettare alcune cosette chiamate ‘regole’, che non sono molte e neppure tanto complicate. Ci sarà del tempo per mandarle a memoria, intanto la cosa più importante è andare a prendere le posizioni assegnate con tanta cura e meticolosità dal mister.


Lo sport, un mattone per ricostruire le comunità segnate dalla guerra

Un turbinio di emozioni che si rinnova ogni settimana, come quella prima volta nel lontano 1944. Allora il CSI prendeva forma come strumento di aiuto nella ricostruzione delle comunità dilaniate dalla guerra.

Si giocava ovunque ci fosse la possibilità, in mezzo alla polvere, nei cortili delle case, negli oratori. Oggi quegli spazi sono stati sostituiti da moderni impianti, dotati di spogliatoi e con illuminazione che ne permettono l’utilizzo anche la sera.

Molta strada è stata fatta, grazie all’opera di numerosi volontari e di visionari che hanno impegnato risorse delle comunità e tempo per dare forma e spazio alla passione sportiva.

Oggi siamo distratti da campionati, medaglie, risultati, classifiche, senza renderci conto di quanto siano importanti le emozioni che provano i nostri ragazzi praticando una qualsiasi disciplina.

Una grande opera di educazione e formazione per grandi e piccoli

Lo sport rappresenta una grande opera di educazione, formazione e accompagnamento di giovani e meno giovani nella crescita umana e di relazione.

Lo sport può essere uno strumento di condivisione e accoglienza, anche ai massimi livelli del professionismo. Ma soprattutto declina la sua opera più caritatevole quando a praticarlo sono i più deboli, coloro che sono meno dotati o fanno fatica ad essere accettati e accolti.

Nello sport, infatti, trovano una risorsa per sentirsi vivi e partecipi di un progetto e di una comunità. Quando questo accade, anche noi adulti ci emozioniamo e comprendiamo appieno l’essenza della missione del Centro Sportivo Italiano nelle nostre comunità e nei nostri oratori: rendere possibile uno sport per tutti.