Box Organi a Lallio: concerto con Silvio Celeghin. Musica e racconti

Dopo la conferenza di approfondimento tenuta giovedì dal maestro Arturo Sacchetti, riprendono gli appuntamenti concertistici. E per sabato 24 settembre, la rassegna «Box Organi. Suoni e parole d’autore» di Lallio, diretta da Alessandro Bottelli e organizzata in collaborazione con la Parrocchia, propone, sempre alle ore 21 nella Chiesa Arcipresbiterale dei SS. Bartolomeo e Stefano, un recital organistico dal titolo “Gioie private e pubblici disastri”.

Protagonista alla tastiera del Bossi Urbani 1889 sarà Silvio Celeghin, diplomato in pianoforte, organo e clavicembalo con il massimo dei voti e poi perfezionatosi con Francesco Finotti, Jean Guillou, Luigi Ferdinando Tagliavini e Olivier Latry. Premiato in vari Concorsi nazionali e internazionali, ha ottenuto il III Premio al “J. J. Froberger” di Kaltern (Bz). Si esibisce in importanti sedi italiane ed è spesso ospite di prestigiosi Festival all’estero, sia in veste di solista sia all’interno di compagini cameristiche e orchestrali. È inoltre Direttore artistico dell’Associazione Marzo Organistico e docente al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Proseguendo nell’itinerario iniziato con il recital di Luca Scandali, inteso a indagare quel repertorio per tastiera che prende ispirazione dai grandi fatti della Storia o, più semplicemente, da vicende vissute in prima persona dagli stessi compositori e poi tradotte in note su carta pentagrammata, Celeghin concentrerà le sue attenzioni di interprete inizialmente sulla Toccata fatta sopra l’Assedio di Filipsburgo, opera di Alessandro Poglietti (1630-1683). Trasferitosi a Vienna all’età di trent’anni, il maestro divenne uno dei compositori favoriti di Leopoldo I.

Questa Toccata è scritta nel tipico stile italiano del primo barocco, suddivisa in diverse sezioni, alcune più improvvisative e libere, altre più imitative e rigorose. L’effetto generale dà l’idea dell’azione militare convulsa e dinamica.

A seguire, il Concerto in re minore op. IV n. 6 da “La Stravaganza” di Antonio Vivaldi, musicista amato da Johann Sebastian Bach e celebre in tutta Europa. Suddivisa nei classici tre tempi del concerto di marca veneziana, l’opera fu trascritta per tastiera dall’originale per violino e orchestra d’archi da un anonimo autore inglese nei primi decenni del XVIII secolo.

Di Felice Moretti (padre Davide da Bergamo) si ascolterà invece l’Incendio ideale, un brano che prevederebbe l’uso della Campana a Martello, segnata in partitura, ricco di atmosfere tragiche e drammatiche. L’utilizzo di registrazioni ad effetto è tipico del suo stile appariscente, essenziale nelle armonie, ma efficace nell’illustrazione di scene descrittive molto realiste.

Un Giorno di Regno, dramma giocoso verdiano del 1840, è la seconda opera del genio di Busseto. Su libretto di Felice Romani, non ebbe molta fortuna al Teatro alla Scala. Riproposta a Venezia con il titolo de Il Finto Stanislao, ottenne un lusinghiero successo. Rappresentata raramente, l’opera ha una sinfonia piena di inconfondibile energia. Il musicista e organaro veneziano Francesco Zane ne ha curato una deliziosa versione organistica, nel tipico stile ottocentesco degli adattamenti di pagine orchestrali. Dopo la bandistica Ronda della Guardia Nazionale Italiana dal caratteristico andamento militare, scritta da Michele Novaro, si passa a Coprifuoco di Marco Enrico Bossi, il più importante e riconosciuto concertista e compositore d’organo italiano tra Otto e Novecento, in cui il maestro di Salò trascrive se stesso, riprendendo il terzo dei suoi Intermezzi Goldoniani per orchestra d’archi op. 127.

Ne sortisce una trasposizione schietta e pulita, in andamento moderato espressivo, che rivela una acuta conduzione armonica, ricca di cromatismi e modulazioni ardite.

Nato a Tivoli nel 1975, Alberto Cara ha firmato il nuovo brano organistico commissionato da Box Organi e qui presentato in prima assoluta. Eseguito in Italia e all’estero, Cara è autore di una ricca produzione soprattutto per il teatro musicale, edita da Casa Musicale Sonzogno, Edizioni Sconfinarte e Preludio Edizioni Musicali.

«C’è un avvenimento importante, nella vita di molti, che è la nascita di un figlio», scrive il compositore riferendosi alla genesi di Battiti. «Mi ricordo la prima ecografia di entrambe le mie figlie: fui sopraffatto dal rumore del battito del cuore di non-so-ancora-che-cosa, dalla sua potenza difficile da raccontare. Mi ricordo anche, con esattezza, che pensai: “devo ricordarmi di tutto questo, devo ricordarmi della forza di questo ritmo”. Era il ritmo dei Battiti. Tutto si allontana, si modifica nel ricordo. Anche quel ritmo. Ma lo stordimento, la commozione, restano. E la storia, la mia, come quella di molti, continua il suo corso».

Giovane compositore e organista veneto, Mirko Ballico si dedica anche alla rivalutazione dei temi popolari della sua terra. Le sue Variazioni Sinfoniche su “Monte Grappa tu sei la mia Patria” di A. Meneghetti ricordano le storie di guerra sul Monte Grappa, teatro di battaglie e scontri che coinvolsero i nostri soldati durante la Prima guerra mondiale. Il brano è articolato in diverse sezioni, dalla Fanfara, all’Allegro Vivo, alla Marcia conclusiva. A birthday Toccata (for Jane with love), infine, è un lavoro di connotazione brillante creato dall’inglese Peter Clark (1957) e dedicato alla sua dolce metà, per una ricorrenza di compleanno. Divisa in due sezioni, una toccatistica ed una in forma di corale, si congeda con una esuberante ripresa del virtuosismo iniziale. 

Toccherà stavolta alla bresciana Dorina Frati, considerata tra i più grandi virtuosi del panorama mandolinistico internazionale, interagire nel corso della serata con l’organista, proponendo una serie di suggestioni e variazioni su temi tratti dalle musiche in programma, con una novità: il primo intervento sarà un suo “autoritratto in suoni”, una specie di profilo psico-caratteriale reso unicamente attraverso le sonorità dello strumento a pizzico che l’ha resa famosa. Una bella occasione per conoscere anche questo popolarissimo cordofono, al di là dell’immagine stereotipata legata a certo sentimentalismo partenopeo da cartolina. Dorina Frati svolge un’intensa attività concertistica in formazioni cameristiche, collabora stabilmente con l’Orchestra Filarmonica della Scala e con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Invitata dal M° Riccardo Muti, è stata ospite della Bayerischer Rundfunk Simphonieorchester di Monaco e ha suonato con i Wiener Philharmoniker. Dal 1987 collabora con il Teatro alla Scala di Milano. Ha partecipato a tournée e festival in varie parti del mondo, diretta da prestigiosi direttori d’orchestra. È docente di Mandolino presso il Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia e tiene seminari di interpretazione per enti e associazioni musicali.

Il tradizionale spazio letterario sarà occupato dalla lettura di Un sorriso, il nuovo racconto di Laura Bosio. Incentrato sull’evocazione della figura mistica del compositore e organista francese Olivier Messiaen, lo scritto avrà la sua prima interprete nell’attrice Matilde Facheris. Milanese, finalista a una edizione del Premio Strega con Le stagioni dell’acqua, la Bosio è anche responsabile dal 2015 della Scuola di italiano per migranti Penny Wirton di Milano. 

La serata, con finalità benefiche, è destinata alla raccolta di fondi in favore dell’AIDO di Lallio, in occasione del 45° anno di fondazione. Costituito il 26 marzo 1977, il Gruppo ha organizzato nel corso degli anni varie iniziative e manifestazioni per sensibilizzare i cittadini a una nuova cultura: quella della donazione di organi e tessuti e del trapianto. Ad oggi il Gruppo di Lallio conta 365 soci. «Il nostro impegno – si legge nel volantino di presentazione – è quello di informare e creare quella sensibilità necessaria affinché le persone acconsentano al trapianto di organi dopo la morte. Da noi c’è ancora tanta disinformazione, finta paura, tale da indurre le persone a non esprimersi sul grande gesto della donazione di organi. Ogni anno in Italia ci sono circa 8.500 persone in lista d’attesa per un trapianto e di queste circa 500 muoiono». I contributi raccolti saranno utilizzati per finanziare un progetto da realizzarsi in collaborazione con il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Lallio.

La rassegna «Box Organi», resa possibile grazie anche al contributo di Fondazione Credito Bergamasco, delle ditte Zanetti, Agnelli Metalli, Montello, Ferretticasa, Fra.mar, Co.Me.C., Ambrosini, dell’associazione Libera Musica, si avvale del patrocinio e del sostegno della Provincia di Bergamo e del Comune di Lallio, di Eliorobica come sponsor tecnico e della media partner dei quotidiani Corriere della Sera e Avvenire, del settimanale Famiglia Cristiana, del settimanale online della Diocesi di Bergamo santalessandro.org. e della rivista specializzata Jazzit.

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni: 388 58 63 106