È Maria Cassi la prossima protagonista della Stagione “Altri Percorsi 2016/2017”: l’attrice toscana presenta al Teatro Sociale, mercoledì 8 marzo, Festa della Donna, il suo fortunato spettacolo Galateo, divertentissimo monologo che parte dal Galateo di Monsignor Della Casa del XVI Secolo, per scivolare poi su vari Galatei scritti nel Ventennio (“Galateo Moderno” di Lea Schiavi del 1937, il decalogo della fidanzata da “Nuove usanze per tutti” di Vanna Piccini del 1939), approdando agli esilaranti rapporti fra persone costrette da conformistici “bon ton”. Durata dello spettacolo 1 ora e 30 minuti.
Sola in palcoscenico, con pochissimi arredi (due sedie, un tavolino, tre libri, una brocca d’acqua e un bicchiere mezzo pieno che ogni tanto porta alle labbra dicendo di bere grappa), vestita da uomo (scarpe nere, pantaloni neri gessati con bretelle, camicia bianca), Maria Cassi esordisce farfugliando e gesticolando, simulando una conversazione nonsense con interlocutori inesistenti: Galateo, da lei scritto, recitato e improvvisato, ha più momenti esilaranti, esaltati dall’accento toscano e sottolineati da una mimica facciale e del corpo degna di una maestra della clownerie e del trasformismo quale Maria Cassi è.
C’è chi ha visto Galateo ormai decine e decine di volte, soprattutto a Firenze, al Teatro del Sale che la stessa Maria Cassi dirige da tempo, portando con sé parenti e amici per poter condividere un linguaggio universale attraverso la straordinaria vis comica della sua attrice e interprete. Il ridere, in questo caso, si fa terapia leggera di un contagioso buonumore e questo è valso in tutti i teatri italiani che lo hanno già programmato, anche in più occasioni. Nessun lavoro riesce a sintetizzare il teatro di Maria Cassi, ciò nonostante Galateo è forse lo spettacolo “comicamente-teatrale” che più di tutti trasmette la sua potente passione per l’umanità.
Maria Cassi è fiorentina di nascita ma nomade di spirito. Ha fatto divertire il pubblico di Los Angeles, New York, Praga, Amsterdam, Bucarest, Tokyo e Parigi, che è un po’ la sua seconda casa.
Inizia ad esibirsi da piccola facendo il verso ai parenti e mettendo su numeri comici per i compagni delle elementari: tutti ridevano come matti, come succede oggi ogni volta che sale sul palcoscenico. Ma il suo successo ha anche le radici negli studi al Mozarteum di Salisburgo e alla scuola di teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”, dove segue l’insegnamento di Jacques Lecoq, continuando poi la sua formazione con il clown Pierre Byland. A metà degli anni Ottanta inizia la carriera professionale e nel 1986, con lo spettacolo A Saintrotwist, prende avvio un tour mondiale con più di mille repliche. Seguirà lo spettacolo The Beatles Songs Book Concerto e al 1996 risalgono le prime rappresentazioni di Galateo. Nel 2003, Maria Cassi fonda, insieme a Fabio Picchi, il Circo-lo Teatro del Sale a Firenze, di cui è presidente e direttrice artistica, programmando musica, danza e teatro e intrecciando la programmazione con i suoi spettacoli che da anni registrano il “tutto esaurito” e che trovano su questo palcoscenico l’ideale luogo di produzione. Nel 2006 fonda poi la Compagnia Maria Cassi. Nascono quindi gli spettacoli La porta aperta, ispirato al saggio di Peter Brook, Crepapelle e Suoniemozioni, spettacolo musicale ispirato alle canzoni di Lucio Battisti. Nel gennaio 2010 nasce My Life with Men…and Other Animals, con la regia di Peter Schneider di cui Maria Cassi è interprete e co-autrice insieme a Patrick Pacheco: questo spettacolo è andato in scena a Off-Broadway al 45th Street Theater di New York a marzo 2012. Tra il 2013-2014 scrive, produce e porta in tournée Attente al lupo. Nel gennaio 2016, con il pianista Andrea Lucchesini, il violinista Marco Rizzi e il violoncellista Mario Brunello, è al Teatro della Pergola con il concerto-spettacolo La petite phrase: Marcel Proust e la musica. E tra gennaio e febbraio porta per due settimane il suo spettacolo Attente al Lupo al Teatro Franco Parenti di Milano facendo registrare grande successo di pubblico e critica. Nel 2016 è anche regista, autrice e protagonista di un nuovo, esilarante spettacolo: Schegge. Era una notte buia e tempestosa.
Successivo appuntamento della Stagione Altri Percorsi 2016-2017 al Teatro Sociale: 31 marzo, Mi chiamo Aram e sono italiano, spettacolo con l’attore Aram Kian e la regia di Gabriele Vacis.