Spaghetti all’orientale: un piccolo incantesimo vegetariano

Spaghetti all’orientale: un primo piatto che si ispira a un grande classico della tradizione cinese, facile da preparare, leggero ma saporito e nutriente. Questa ricetta è perfetta non solo per vegetariani, ma anche per chi è intollerante al glutine.

Ingredienti per 2 persone:

  • 125 grammi di spaghetti di riso
  • 2 carote medie
  • 1 zucchina media
  • 1 porro medio
  • sale
  • olio di semi (girasole, sesamo o arachidi)
  • pepe
  • salsa di soia (facoltativa)

Come si preparano:

Tagliare finemente il porro, grattugiare carote e zucchine. Versare un filo d’olio di semi in una padella antiaderente, aggiungere il porro e farlo scottare per qualche minuto, poi aggiungere anche carote e zucchine grattugiate. Cuocere per 10 minuti fino a quando la verdura si sarà ben ammorbidita e dorata e gli aromi si saranno amalgamati. Condire con un pizzico di sale e pepe e spegnere il fuoco.

Nel frattempo cuocere gli spaghetti di riso (secondo le istruzioni sulla confezione che possono leggermente variare a seconda delle marche). Questi particolari spaghetti semi trasparenti – chiamati anche vermicelli – si possono reperire facilmente nei supermercati oppure nei negozi di alimenti etnici. Solitamente si porta a ebollizione una pentola piena d’acqua senza aggiungere sale. Si spegne la fiamma e si versano gli spaghetti di riso. Si lasciano nell’acqua per circa 4 minuti: sono sufficienti perché, durante la lavorazione, questi spaghetti vengono già precotti. Attenzione a non lasciarli troppo in ammollo, rischierebbero di assumere la consistenza di un pastone. Dopodiché bisogna districarli con un forchettone e scolarli. Una volta pronti versarli nella padella insieme alle verdure, mescolare e far saltare il tutto per un minuto. Per rendere questo sfizioso piatto ancor più esotico, può essere aggiunta della salsa di soia, se gradita.

I profumi che si sprigioneranno nella vostra cucina, creando un’atmosfera affascinante, lasceranno senza dubbio i vostri ospiti incantati. Anche questa è la magia dell’oriente.