Dopo le feste la “cucina del giorno dopo”: scelta sostenibile nella lotta agli sprechi

Sulle tavole di oltre quattro famiglie italiane su cinque (82%) si riciclano gli avanzi del cenone di Capodanno e del pranzo del 1° gennaio che vengono riutilizzati in cucina anche per una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici e ambientali. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia che dai banchetti delle feste solo nel 9% delle case non è avanzato niente mentre il 4% ha donato in beneficenza, solo l’1% dichiara di buttare gli avanzi nel bidone e altri non rispondono.
“L’alternativa alla conservazione in frigo – sottolinea Coldiretti – è la ‘trasformazione’ degli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo”. “Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce – spiega l’associazione – sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un eccellente ‘torrone’, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme”. “Recuperare il cibo è una scelta che – continua Coldiretti – fa bene all’economia e all’ambiente anche con una minore produzione di rifiuti”.
Secondo Coldiretti a Capodanno 2023 gli italiani hanno speso a tavola circa 2,5 miliardi di euro per i cibi e le bevande in aumento del 2% rispetto all’anno precedente, con quasi nove italiani su dieci (87%) che lo hanno trascorso nelle case, proprie o di parenti e amici e si ritrovano dunque con pietanze avanzate da riutilizzare.