Intrecci cromatici, per fili e per segni. I laboratori di ArtexiCre 2018

Comincia dal principio, come se quel principio fosse il capo di un filo male arrotolato che bastasse tirare e continuare a tirare per giungere all’altro capo, quello della fine, e poi, tra il primo e il secondo, avessimo tra le mani una linea retta e continua dove non c’era stato bisogno di sciogliere nodi né di districare strozzature, cosa impossibile che accada nella vita dei gomitoli e nei gomitoli della vita.

– Josè Saramago, scrittore-

 

Prosegue il nostro viaggio all’insegna di ArtexiCre 2018-All’Opera, la rassegna di laboratori che colorano l’estate degli oratori bergamaschi, ideati, realizzati e curati dalla Fondazione del Museo Adriano Bernareggi. Dopo aver conosciuto Giulio Locatelli, l’artista bergamasco che crea opere d’arte tramite il cucito, vedremo oggi i ragazzi all’opera con una tecnica molto particolare: faranno correre un filo come la punta di una matita per tracciare forme e disegni soffici e morbidi al tatto.

Nel curioso laboratorio dal nome INTRECCI CROMATICI – PER FILI E PER SEGNI scopriremo come il mondo tessile abbia moltissime possibilità espressive e come fili e segni si intreccino strettamente. Per immergerci in quest’esperienza dimentichiamoci il tradizionale modo di cucire, con aghi, fili e ditali. Niente pizzi, merletti e tomboli, ma una vera e propria penna che cuce, una pistola “sparafili” per realizzare disegni tessili e un grande arazzo collettivo ispirato ai Radiant Boys di Keith Haring.

Un lavoro certosino, che richiede precisione e una buona dose di pazienza, ma che regala anche molte soddisfazioni. Spiega l’organizzatrice Angela Casati: “Il laboratorio piace, la tecnica è nuova e i più giovani spesso vanno incontro ad alcune difficoltà, per incoraggiarli dico loro che è la prima volta per tutti, tieni il punto che salta come segno della tua tecnica in divenire e riprova con calma: vedrai che esce!”.

Durante l’esperienza vissuta in questo laboratorio, a rimanere stupiti sono ragazze ma soprattutto ragazzi, che riusciranno a sganciarsi dallo stereotipo dell’arte del cucito legato alla sola figura femminile per lasciarsi coinvolgere da una tecnica ricca di potenzialità espressive, affascinante e divertente, dal sapore tradizionale ma che tuttora comunica moltissime suggestioni. Ciò soprattutto grazie all’esempio di Giulio Locatelli, che in carne ed ossa, mostra ai ragazzi la sua tecnica durante il laboratorio e li invita a cimentarsi con la penna che cuce. Andiamo allora a scoprire insieme INTRECCI CROMATICI – PER FILI E PER SEGNI!