Sculture, disegni e fotografie: gli artisti si mobilitano per aiutare Bergamo

Anche gli artisti si mobilitano per aiutare le strutture sanitarie di Bergamo, mettendo a disposizione le proprie opere in cambio di una donazione. Davanti ai servizi dei telegiornali, di fronte ai messaggi, alla preoccupazione, al dolore che si sentono forti nella nostra città, nasce in moltissime persone il desiderio di trovare modi concreti per rendersi utili.

Le croci “tra terra e cielo” di Camilla Marinoni

“In questo momento difficile e di emergenza a causa del Covid-19 – scrive la scultrice Camilla Marinoni – ho pensato ad un modo per poter essere utile attraverso l’arte. Per questo motivo ho deciso di regalare uno dei miei lavori in cambio di una donazione di 100 euro all’ospedale di Bergamo”. Si può scegliere tra una scultura o un gioiello presenti in questa pagina. “Le sculture che ho scelto – continua Camilla – sono quelle dall’installazione Incroci di terra e cielo, sono croci in ceramica con, a volte, inserti di cotone o chiodi. Ogni croce ha un contributo scritto da persone diverse e che riceverete stampato con la croce scelta. Non sono molto grandi e nella maggior parte dei casi è possibile appenderle alle pareti”. Tutte​ le modalità di adesione sono chiaramente indicate nella pagina web dell’artista (nella foto del post una delle sue croci).

I disegni di Mastrovito per il Centro don Orione

Andrea Mastrovito ha scelto di sostenere in questa emergenza il Centro Don Orione, struttura sanitaria cittadina alla quale è legato fin dall’adolescenza e che ha aperto una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe per incrementare i mezzi di sostegno all’urgenza in corso. Mastrovito ha selezionato una serie di disegni dal suo archivio personale da donare a supporto della raccolta. Il progetto prevede l’omaggio di uno dei disegni selezionati a chi farà un’offerta compresa tra i 200 e i 1000 euro (o maggiori) cliccando a questo link.
L’artista mette a disposizione una grande quantità di disegni tratti dal suo film NYsferatu – Symphony of a Century (2017) e dal progetto vincitore dell’Italian Council 2019, I am not legend (2020). Altre opere appartengono al ciclo Sette Opere di Misericordia (2016m erano state usate per le magliette della Gmg di Cracovia). A integrare la donazione, una serie di disegni preparatori per Le Monde Est Una Invention Sans Futur, mostra collaterale ufficiale della Quindicesima Biennale di Lione presso la Fondation Bullukian (2019) e per il Premio Ermanno Casoli (2016). Per ricevere il disegno, è sufficiente inviare la prova dell’avvenuta donazione all’indirizzo info@pieracristiani.com, insieme alle generalità necessarie per l’invio e inserendo nell’oggetto la dicitura Donazione Don Orione. Andrea Mastrovito si impegna a spedire l’opera al termine dell’emergenza COVID-19 e la spedizione è preceduta da una mail di conferma con annessa immagine del lavoro assegnato. L’importo raccolto permette al Centro Don Orione di acquistare mascherine e altre importanti protezioni sanitarie per il personale della struttura, affinché possa prendersi cura dei suoi pazienti.

Cento fotografi per l’ospedale Papa Giovanni XXIII

Anche il mondo della fotografia si mobilita a favore del reparto di rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXII con l’iniziativa “100 fotografi per Bergamo”. Coinvolti moltissimi protagonisti di primo piano del mondo della fotografia di moda, arte, architettura e ritratto, che hanno donato una loro immagine: per contribuire si possono acquistare su internet al costo di 100 euro. Partecipano all’operazione, coordinata dal community magazine Perimetro e dalla Onlus Liveinslums,  alcuni tra i grandi protagonisti  della fotografia italiana contemporanea, che hanno subito accolto l’appello dei medici di Bergamo, impegnati in prima linea  per fronteggiare l’emergenza COVID-19. Ci sono, fra gli altri: Davide Monteleone, Alex Majoli, Oliviero Toscani, Michelangelo Di Battista, Toni Thorimbert, Giampaolo Sgura e Maurizio Galimberti. Il ricavato sarà interamente devoluto all’ospedale per potenziare il reparto di terapia intensiva attraverso  l’acquisto di apparecchiature tecniche specialistiche come i respiratori.