La stella dell’Epifania

In cammino guidati da una luce che orienta il cammino. Come per i Magi

Festa dell’Epifania. Mi sono sempre chiesta quale è la mia stella, quella che mi guida verso il Bambino di Betlemme. Penso che anche tu hai la tua stella. Chiedo troppo se posso sapere quale è? Lucia

Cara Lucia, la ricerca del volto di Dio non ha mai fine: è un cammino che dura tutta l’esistenza. I magi sono icona di tutti i credenti che nel tempo si pongono in cammino dietro una stella luminosa che rischiara i loro passi, aiuta a percorrere la strada della vita.

La mia stella

Come per loro, anche per me, una luce accompagna il cammino quotidiano affinché possa trovare la via giusta da percorrere. La sua Parola è la stella che illumina i miei passi: una luce soffusa ma fedele, che ogni giorno si offre umilmente per alimentare e illuminare la fede, cade nel terreno dell’esistenza per fecondarla e fa entrare lentamente nel mistero di Dio.

La parola è ispirata ed essa conduce e guida a riconoscere come tutta la scrittura annunci e parli di Gesù, quel bambino che noi contempliamo nel Natale. Lui è la luce del mondo che i magi hanno riconosciuto, accolto, adorato e scelto come via della vita. Dio non si impone, si propone e illumina, ma non abbaglia.

“La sua Parola è la stella che illumina i miei passi”

Accogliere la parola ogni giorno, cioè accogliere il Signore che parla a ciascuno, è rispondere all’invito che il profeta Isaia rivolge al popolo: “Alzati, rivestiti di luce!” Occorre alzarsi, lasciarsi interpellare e scuotere dalle proprie certezze e abitudini, dalle consuetudini e sicurezze per compiere l’esodo impegnativo dall’io a Dio, per incontrarlo e lasciarsi dal lui sorprendere.

Infatti, per rivestirsi della luce occorre svestirsi degli abiti intaccati da piccole o grandi tenebre che fanno parte “dell’uomo vecchio” che abita ciascuno di noi, e che la presenza del Signore vuole rinnovare. Ci abitano false immagini di noi e di Dio che devono continuamente essere purificate, poste sotto la luce della verità che la rivelazione ci dona, perché possiamo accogliere tutta la bellezza della vita che Gesù ci ha donato con la sua incarnazione: Dio è padre, e non padrone, e noi siamo figli amati gratuitamente, senza nessuna condizione o merito.

È una grazia da chiedere ogni giorno nella preghiera, un movimento interiore che solo lo Spirito realizza nella pazienza dello scorrere dei giorni. L’ascolto della Parola crea una familiarità e intimità che fa entrare nel mistero. La Parola si illumina ascoltandola, si comprende cercando di viverla, permette la conoscenza di Gesù del suo modo di pensare, amare: compie l’incontro con Colui che parla, affinché si crei una relazione viva, la luce si accende e Gesù diventa Dio vivo per me, oggi, nella mia vita.

Lasciarsi guidare dalla stella

Non basta sapere chi è Gesù, dove è nato, parlare di lui… occorre incontrarlo vivo e vero: allora la vita si illumina, si converte, e Lui diventa la stella del cammino e ci riveste della sua luce sino a fare della nostra povera esistenza una sua manifestazione. Lasciarsi guidare da questa stella aiuta a seguire i grandi desideri del nostro cuore. Ci insegna a non accontentarci di una vita mediocre, a non lasciarci ingannare dai luccichii dell’esteriorità, dall’apparenza, dalla grandezza che propone il mondo, per discernere ciò che è buono, vero, che Dio vuole donarci. Occorre scrutare continuamente le scritture, entrare in profondità, come lo scriba del Vangelo che trae da questo tesoro cose nuove e cose antiche.

“Ti invito allora a lasciarti illuminare
dalla luce della Parola
perché diventi stella che guida il tuo cammino”

Per i Padri, la Scrittura è un tesoro inesauribile e una fonte inestinguibile, e i dettagli in essa presenti costituiscono perle preziose o “noci”, di cui, una volta aperto il guscio, si può gustare il delizioso sapore: “Tutto ciò che leggiamo nei divini libri brilla e rifulge nella “corteccia”, ma è più dolce penetrare fino al midollo. Chi vuole mangiare la noce, rompa il guscio!” In ogni parola della scrittura, come dice il salmista, splendono molte luci, poiché parla in essa Dio. Cara Lucia, ti invito allora a lasciarti illuminare dalla luce della Parola perché diventi stella che guida il tuo cammino. 

Come i magi, potrai adorare la sua presenza e mettere Lui al centro della tua vita, per dare il giusto ordine alle cose, sentire di appartenere a Dio, portargli la vita e far discendere la sua consolazione e la sua tenerezza sul mondo. Diverrai una piccola fiamma.

“Siamo una fiamma piccola,
apparentemente fragile,
insignificante;
ma questa fiamma
fa risplendere
una luce nella notte,
è un segno di speranza,
la si vede anche da lontano:
ricca, piena di calore,
infonde fiducia,
apre nuovi orizzonti.
Siate questa fiamma!
Abbiate coscienza che essere una tale fiamma
significa portare salvezza per il mondo.
Siate coscienti che una fiamma,
anche se piccina, vince la notte.
E preghiamo insieme il Signore
per essere sempre,
costantemente,
un tale fiamma d’amore,
di luce, di discernimento”.

(card, Carlo Maria Martini)