Scuola della parola

Continua alla Casa del Giovane la “Scuola diocesana della parola”. Il 20 novembre, ore 20,30, don Giacomo Facchinetti, biblista, termina il ciclo dedicato a “Concittadini dei santi e familiari di Dio” sulla lettera agli Efesini di San Paolo. La Scuola della Parola è un appuntamento ormai  tradizionale nella nostra diocesi e sempre molto seguito: un segno che è sentito il desiderio di ascoltare e approfondire la Parola, come «la scintilla che accende il fuoco della fede». Quest’anno è stata riservata nella selezione dei testi una particolare attenzione a quelli che, in sintonia con il programma pastorale diocesano, si occupano degli aspetti che qualificano, come spiegano gli organizzatori, «una vita cristiana veramente adulta e capace di assunzione della propria responsabilità nella oomunità religiosa e civile. La scelta dei libri biblici risponde proprio all’esigenza di delineare i tratti fondamentali del credente e della comunità di adulti nella fede». Dopo la lettura, nel mese di ottobre, del testo lucano dell’Annunciazione a Maria a cura di padre Silvano Fausti, teologo e biblista, e dopo la presentazione del libro di Osea a cura di don Patrizio Rota Scalabrini, si conclude la riflessione sul libro di Osea, mentre dal 27 novembre si comincia, con la guida di don Alberto Maffeis, un approfondimento su “Rigenerati da un seme incorruttibile”, con la lettura della prima lettera di Pietro, destinata a proseguire il 4 e l’11 dicembre. Dopo la pausa natalizia, l’8, il 15 e il 29 gennaio il biblista Lorenzo Flori parlerà di “Chi rimane in me porta molto frutto. Giovanni 13-17: la cena e il testamento”.