Auguri

Auguri. Auguri di buon Natale. In questi giorni tutti fanno e ricevono auguri: li fanno coloro che credono e coloro che non credono. Anche noi, nel nostro piccolo, vorremmo fare auguri a tutti. Proprio a tutti.

AUGURI A CHI NON CREDE

A chi non ha fede l’augurio di sapersi aprire sempre a una possibilità inattesa. Se nasce un bambino si deve sempre sperare. Non c’è solo un passato da ricordare con fatica, ma anche un futuro da inventare con gioia.

AUGURI A CHI CREDE

A chi crede l’augurio di conservare l’acutezza dello sguardo per saper individuare la presenza di Dio nei luoghi più dislocati e inattesi. Dio in questi giorni parla in un Bambino. Nessuno avrebbe potuto immaginarselo, invece parla proprio lì, dove nessuno avrebbe pensato di trovarlo. «Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». Nei punti deboli dell’uomo, Dio parla. O meglio: non dice nulla, perché un bambino non parla. Ma parla, in qualche modo, semplicemente perché c’è. La vera parola è la sua compagnia. Dobbiamo quindi credere che il Dio Bambino parla anche oggi nei molti punti deboli degli uomini: nelle sofferenze, nelle preoccupazioni della crisi economica, nelle difficoltà delle famiglie… Lì dove si rischia di morire, perché spesso perfino i mezzi per vivere scarseggiano e rischia di morire la speranza, il Bambino di Betlemme ci assicura che è possibile far ripartire la vita. Per questo Natale è la festa della gioia, nonostante tutto.
Auguri di buon Natale a tutti, dunque. Auguri.

IL TUO PARERE

Se ti fa piacere, esprimi un tuo augurio, a chi vuoi, come vuoi.

Foto scattata dal missionario bergamasco padre Pino Locati nel campo degli sfollati di Mugunga 1 vicino a Goma: una giovane mamma pigmea, Chantal, con la sua bambina appena nata che porta il nome di Promesse.