#stopNAKBA_66years, un hashtag per la Palestina

Creare un nuovo hashtag da diffondere sui social:  è questa l’idea che ha avuto Kolthum El Joulani per ricordare i 66 anni dalla Nakba, la “catastrofe” del popolo Palestinese, che cade giovedì 15 maggio.

Giovane studentessa di farmacia, 24 anni, Kolthum è nata qui a Bergamo e ha origini palestinesi. Qualche settimana fa ha lanciato in Facebook l’idea di realizzare un hashtag preciso per i 66 anni di esodo del popolo palestinese, iniziato nel 1948. Ha ricevuto subito consensi e così è nato #stopNAKBA_66years che già da ieri sta circolando nei diversi social network. Kolthum ci ha raccontato la sua idea.

Come mai hai deciso di creare un hashtag?
«Ho pensato che utilizzare i Social Network sia il modo migliore oggi per creare un movimento di sensibilizzazione del mondo sulla situazione del popolo Palestinese. Purtroppo, oggi, sono pochi che ricordano la Nakba e addirittura meno le persone che sanno cosa sia. Mi è capitato più volte di sentirmi rispondere: “Nakba? E cosa sarebbe?”.  Cercando di puntare sull’anniversario della Nakba forse si può aiutare a conoscere la storia e la realtà del popolo Palestinese.»

Hai realizzato tu questo hashtag?
«Io ho avuto l’idea, ma mi sono consultata con i ragazzi che come ma fanno parte del gruppo GPI, Giovani Palestinesi in Italia; il nostro direttivo è composto da 6 persone. Ho proposto a loro la mia idea e insieme abbiamo scelto l’hashtag migliore. E’ stato un vero lavoro di gruppo»

Come mai in inglese?
«Abbiamo deciso di scriverlo in inglese perché in questo modo avrà più aderenza e sarà facilmente rintracciabile. Questo hashtag sta girando in Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Italia, Palestina e molte altre nazioni. Non so quante volte sarà scritto, sono sicura che coinvolgerà molte persone. Ci aspettiamo di raggiungere i più alti numeri domani.»

Dove è possibile scriverlo?
«Io ho suggerito Twitter e Facebook, ma tutti i social network sono ben accetti. Si possono aggiungere frasi, foto, immagini, e anche la nazione da cui si scrive: così si crea una rete d’interazione.»

Tutti pronti allora a scrivere #stopNAKBA_66years, per non dimenticare e soprattutto, sensibilizzare.