Papa Francesco davanti al muro. Fragilità del cristianesimo

Il Papa di fronte al muro, non quello del pianto, l’altro muro, quello che divide israeliani e palestinesi, interminabile, altissimo, con le sue agguerrite torrette di avvistamento, quello che lascia esterrefatti tutti i pellegrini di Terra Santa.

Le foto che abbiamo visto ritraggono Papa Francesco mentre appoggia le mani sul muro, mentre si china, si porta la mano alla fronte, forse per farsi un segno di croce. Accanto a lui, due bambini, uno di loro con una bandiera in mano. Sul muro campeggiano scritte enormi.Quella immagine bianca con quei piccoli accanto e le scritte di fronte alla massa invalicabile del muro… Impressionanti.

Ma mi sono ricordato di una notizia che gli amici pellegrini riferiscono e che si trova anche in qualche agenzia specializzata del Medio Oriente. Cito alla lettera. “Con un rosario davanti al muro della West Bank, le suore Francescane Elisabettiane del Caritas Baby Hospital di Betlemme promuovono la pace fra israeliani e palestinesi. ‘Questa è la nostra intifada pacifica’, racconta suor Donatella Lessio, promotrice dell’iniziativa e responsabile del Quality Care Management e della formazione del personale ospedaliero del Caritas Baby Hospital, unica clinica pediatrica dei territori palestinesi. ‘A volte – continua la religiosa – i soldati hanno paura e ci puntano contro i mitra. Ma noi rispondiamo con la preghiera e ponendo i nostri rosari davanti alle loro armi’.

Iniziato nel 2005, agli albori della costruzione della barriera ‘difensiva’, il gesto coinvolge ogni venerdì pomeriggio le religiose e decine di fedeli cristiani della Palestina, che attraverso la preghiera si oppongono alla rigidità dei militari israeliani e agli slogan di odio degli islamisti”.

Ecco, mi piace sovrapporre idealmente queste immagini. Laggiù in Terra Santa il cristiano vive solo la sua fragilità. Ma è una fragilità eloquente e stranamente in sintonia con la sua più profonda ispirazione: Dio bambino – siamo vicini a Betlemme – e Dio crocifisso: a pochi chilometri si trova Gerusalemme e il Calvario.