La Passione di Gesù e l’incredibile “spreco”

Immagine: Ultima cena di Lippo Memmi (1291-1356), san Gimignano, duomo

“Domenica delle palme e della passione del Signore. Tutti ricordano la prima parte del titolo; è meno ricordata, invece, la seconda: della Passione del Signore. In questa domenica, infatti, si legge la Passione del Signore. Quest’anno è quella che si trova nel Vangelo di Marco.

Il racconto incomincia con la scena della donna, che nella casa del fariseo Simone, unge il capo di Gesù. Lo spreco di olio prezioso viene severamente riprovato dai discepoli. Gesù, invece, dà ragione alla donna: “I poveri li avete sempre con voi… ma non sempre avete me”. Un’altra scena importante che si trova nei primi passaggi del racconto è l’istituzione dell’Eucarestia.

Il racconto della Passione inizia con due gesti di spreco significativo: l’olio per ungere Gesù e il gesto inatteso di Gesù che si dà come cibo per i suoi. La Passione, dono della vita, inizia prima di iniziare, con dei gesti che, in qualche modo la anticipano. Lo “spreco” della vita di Gesù per i suoi amici, viene illustrato molto bene dallo spreco della donna e dallo “spreco” di Gesù che dice: “Prendete e mangiate”, “Prendete e bevete”.

Se, da una parte, però Gesù crea legami inattesi con i suoi amici, i suoi amici rompono i legami che ci sono: Giuda tradisce, Pietro rinnega. Al Getsemani i discepoli dormono. Non solo, ma mentre i legami fraterni si allentano o si rompono i legami che Gesù è costretto a sostenere sono per lui aggressivi: Gesù è giudicato dal sommo sacerdote, da Pilato, dalla folla.

Da ricordare come tipica di questa narrazione il riconoscimento finale da parte del centurione. Questi è un soldato pagano che riconosce il giusto che muore in croce: “Avendolo visto spirare in quel modo disse: Davvero quest’uomo era Figlio di Dio”, dice. Insieme al centurione si trovano le donne che “guardavano da lontano”. Il mondo nuovo inizia “dal basso”, in qualche modo: un pagano, delle donne, da sempre trascurate e marginali nel mondo ebraico, si aprono, timidamente, alla novità che sta per esplodere in quel sepolcro.