Il viaggio come “persuasione” ovvero come capacità di possedere la propria vita essendo capaci di goderne con pienezza ogni istante. La definizione, tratta dal libro «L’Infinito viaggiare» di Claudio Magris (citato dal vescovo Francesco Beschi), identifica l’argomento scelto come sfondo dell’edizione 2016 del CreGrest, dal titolo «Perdiqua: si misero in cammino», presentata all’auditorium del Seminario, in Città Alta, nelle serate di venerdì, sabato e domenica. Il viaggio come conoscenza di se stessi e degli altri, nel cuore dell’uomo e come avventura, speranza e incontro: un tema scelto in sintonia con gli eventi più importanti di quest’anno, come la Giornata mondiale della gioventù a Cracovia (a cui parteciperanno ben 1.700 giovani dalla Bergamasca) e il Giubileo della misericordia, e per far passare il messaggio che il Centro Estivo rappresenta anche un’occasione di incontro tra culture e tradizioni diverse: quest’anno sono stati infatti potenziati i laboratori multiculturali, in collaborazione con l’Ufficio diocesano dei migranti. Agli incontri, introdotti da don Emanuele Poletti (direttore dell’Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva) hanno dunque partecipato centinaia di ragazzi e ragazze provenienti dagli oratori di tutta la provincia, che hanno seguito con entusiasmo la presentazione del percorso che li vedrà protagonisti durante la prossime stagione estiva. Un percorso sempre più social e attento ai nuovi linguaggi comunicativi: da oggi è infatti online il sito www.cregrest.it, è stata creata un’apposita app (disponibile da giugno su tutti i sistemi operativi, tramite cui sarà possibile anche scattare e mandare foto in modalità cartolina) e hanno raggiunto quasi 5.000 fan ciascuna le pagine Facebook “OratoriBg” e “CreGrest.it – ODL Oratori Diocesi Lombarde”, ricche di informazioni e news sulla prossima edizione. E anche noi abbiamo voluto seguire l’evento con un livetwitting: foto e video delle serate sono disponibili sull’account Twitter @PensieriRibell1.
Lo spettacolo entra nel vivo #cregrest #bergamo #oratori pic.twitter.com/8FIReHrPYC
— Pensieri Ribelli (@PensieriRibell1) 2 aprile 2016
Il tema del viaggio è stato dunque declinato in diversi modi durante le tre serate: sotto forma di spettacolo (in scena l’Odissea di Omero, recitata dagli stessi ragazzi in maniera coinvolgente), esemplificato da alcuni oggetti posizionati ai piedi del palco (scarpe, zaino e mappe) e riflessione. “Viaggio spesso per incontrare tante persone, per poter dir loro grazie: “grazie” è infatti un buon motivo per viaggiare – ha sottolineato il vescovo Francesco Beschi rivolgendosi ai ragazzi – stasera il mio viaggio è stato breve, ma sono qui per dirvi grazie non solo perché ci siete, ma perché rappresentate qualcosa di meraviglioso e, siccome, so ancora meravigliarmi, non mi è difficile dirvi grazie. D’estate ci sono tante iniziative, ma credo che la nostra sia inimitabile, perché noi abbiamo l’ispirazione: da sola, infatti, la competenza non basta. Perché si viaggia? Per incontrare qualcuno, per scoprire qualcosa e a volte anche per disperazione, con la speranza di cambiare vita. La missione è dunque un viaggio continuo e non a caso nel Vangelo Gesù dice “strada facendo”: ogni viaggio sia dunque per voi “strada facendo”, raccontate una storia per far spalancare gli occhi e il cuore. Buon viaggio a tutti”. Al vescovo Beschi sono stati regalati la maglietta del Cre, un diario di viaggio, un binocolo, una guida di Cracovia (“ricordo che vicino alla piazza principale c’è una gelateria buonissima, gestita da un bergamasco”) e, dulcis in fundo, un selfie-stick (un bastone per i selfie), immediatamente testato.
Eccovi qua, in esclusiva, il primo selfie del vescovo Francesco, scattato con l’apposito “braccio” che gli è stato regalato.
Nel corso della serata di sabato è stato premiato anche il regista della manifestazione: si tratta del signor Giovanni, 84 anni, che ha accompagnato con passione e competenza i ragazzi nella realizzazione dell’evento. Infine, sono stati svelati i colori della nuove divise, su cui campeggia il motto “Don’t forget to fly” (Non dimenticare di volare): rossa per gli animatori, azzurra per i coordinatori e i don. Il viaggio è appena iniziato!
E ora (rullo di tamburi) non poteva mancare un’anteprima dei balli!!!