DeSidera, pronti per la nuova stagione: nel teatro sacro una bellezza più forte del tempo

DeSidera vuole lasciare il segno. Perché di segni che resistano al lavorio del tempo e dicano della bellezza che sperimentiamo nelle nostre vite, in questo tempo segnato dall’incertezza, ne abbiamo davvero bisogno. Perché più forte del trascorrere del tempo c’è, per fortuna, lo stupore della bellezza e il ricordo della bellezza gustata che custodiamo dentro di noi. DeSidera, la rassegna teatrale giunta oramai alla sua quattordicesima edizione, realizzata grazie a Fondazione Cariplo con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, della provincia di Bergamo e di regione Lombardia, è la prova che negli uomini e nelle donne del nostro tempo, la bellezza riesce ancora a muovere e a commuovere. Proprio il teatro, secondo le parole di Luca Doninelli, direttore artistico di deSidera insieme a Gabriele Allevi, è quel mezzo attraverso cui l’uomo cerca di rispondere alla bellezza che incontra altra bellezza. Parlare di teatro è quindi parlare dell’incontro con la bellezza. Proprio dall’esperienza di un incontro tra il desiderio di mettere in scena i testi più importanti della letteratura cristiana e la sensibilità della Fondazione Adriano Bernareggi, nel 2003 nasce deSidera. Oggi, a distanza di quattordici anni la rassegna ha conquistato una sua autonomia rispetto alla Fondazione ed è organizzata grazie al sostegno del Teatro de Gli incamminati e all’Associazione InAtto. L’obiettivo di deSidera, oltre che promuovere spettacoli teatrali, di cui la maggior parte ad ingresso gratuito, è anche quello di scovare luoghi da rivalorizzare. Uno tra i luoghi più insoliti che vedrà in scena lo spettacolo Odisseo, il folle volo scritto e interpretato da Tiziano Ferrari, di cui durante la presentazione della rassegna si è potuto avere un assaggio, è l’ex carcere di Sant’Agata che ospiterà la rassegna dal 21 al 24 luglio. Oltre ad avere la possibilità di concepire l’ex carcere non più come luogo di privazione ma come luogo di proposta culturale, il pubblico potrà comporre il proprio viaggio, scegliendo tra gli attori dislocati sui vari piani dell’ex carcere quelli che più gradisce seguire. L’attenzione di deSidera nei confronti del suo pubblico è senza dubbio ciò che fa della rassegna stessa il suo punto di forza: dalla ricerca di testi che possano muovere e coinvolgere gli spettatori sino alla scelta di quei luoghi che, caduti nell’oblio, dimenticati o ancora, rigenerati a nuova vita meritano di essere conosciuti e valorizzati. Un impegno alla valorizzazione del territorio bergamasco che tra l’altro emerge in ben due opere prodotte da deSidera e scritte da Paolo Aresi: È stato un bel settembre, che vede come protagonista il giovane Angelo Roncalli e Gimondi, una vita a pedali, costruito sulla passione ciclistica e sulla vita di Felice Gimondi. L’attenzione della rassegna, tuttavia non è rivolta solo al suo pubblico ma anche a tutti quei drammi che toccano la nostra quotidianità: proprio quell’Odisseo, che verrà messo in scena a Sant’Agata, è solo uno tra i tanti migranti che lasciano la propria terra per cercare un posto migliore. Ecco che allora Rumore di acque, opera della compagnia delle Albe in scena il 14 luglio a Mozzo, invita il pubblico ad affrontare la tragedia dei migranti, ad interrogarsi sulle responsabilità e sull’indifferenza nei confronti di questo dramma che continua ad avvenire nei nostri mari. Un’attenzione ulteriore, nelle 35 repliche previste in calendario, è riservata alla figura femminile, in particolar modo alla donna per eccellenza, Maria. Dal Magnificat di Alda Merini al Nel nome della madre di Erri de Luca, al Maryam di Luca Doninelli, quasi come a voler dire che la Vergine rimane ancora, come lo fu per Dante per bocca di San Bernardo, termine fisso d’etterno consiglio. La proposta di deSidera non è solo quindi intrattenimento ma è offrire al pubblico la possibilità di interrogarsi e di fare esperienza di incontro con la bellezza, con la letteratura e con la fede. Un ultimo piccolo segno di grande sensibilità verso il suo pubblico: deSidera al termine di ogni spettacolo metterà in vendita dei taccuini su cui è riprodotta un’opera di Gianriccardo Piccoli. Il ricavato della vendita di questi verrà devoluto in favore dell’opera di Padre Ibrahim Alsabagh in Aleppo per sostenere la sua parrocchia. Per coloro che volessero più informazioni riguardo al programma del Festival, è possibile consultare online il sito www.teatrodesidera.it