Cento giovani saranno ordinati nel 2016 sacerdoti in Francia. Un numero in lento e costante aumento. 71 erano i sacerdoti diocesani ordinati nel 2015; 79 nel 2016. Cifra a cui vanno aggiunte le ordinazioni di religiosi. Nella sola diocesi di Parigi sono stati ordinati 11 preti. Hanno età molto diverse tra loro e percorsi di studi e di vita diversificati. Le vocazioni nascono in ambienti urbani più che rurali e la maggioranza dei nuovi preti sono nati e cresciuti in Francia. Il segretario generale dei vescovi francesi, monsignor Olivier Dumas Ribadeau: «Sono uomini che hanno attraversato il cuore di una società secolarizzata».
Francia in controtendenza. Per l’anno in corso 2016, ci saranno circa 100 ordinazioni sacerdotali e se le cifre a livello globale sul numero dei nuovi sacerdoti continuano a diminuire, in Francia le ordinazioni di preti diocesani aumentano, di poco ma in lenta progressione: 71 nel 2015; 79 nel 2016.
È un comunicato della Conferenza episcopale francese (Cef) a dare “i numeri” in occasione delle ordinazioni che sono state celebrate proprio in questo periodo per la solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo. Dunque, nonostante la Francia sia messa duramente alla prova in questo periodo con gli scandali pedofilia, in particolare nelle diocesi di Lione e Toulouse,l’attrazione per la vita sacerdotale risulta ancora viva.Quest’anno poi, due diocesi che non avevano avuto ordinazioni di preti da molti anni, hanno visto un numero inaspettato di ordinazioni: la diocesi di Saint-Denis (nella periferia di Parigi) ha ordinato 4 preti domenica 26 giugno, mentre la diocesi di Vannes (nella Bretagna) ne ha addirittura ordinati 7.
Nel fine settimana scorso, sono state celebrate ordinazioni sacerdotali in 22 diocesi in tutta la Francia. Nella sola diocesi di Parigi, per fare un esempio, sono stati ordinati 11 preti. Riguardo invece alle ordinazioni di religiosi (tra cui “Chemin Neuf”) i “dati” in possesso della Conferenza episcopale non sono ancora definitivi ma dovrebbero essere una ventina. Il trend è destinato a proseguire. La Cef fa infatti notare che con le ordinazioni sacerdotali, quest’anno 80 seminaristi sono stati ordinati diaconi in vista del sacerdozio e quindi incardinati nelle loro diocesi. Sempre nel 2016, in 95 riceveranno il diaconato permanente. Cifre, queste ultime, che si situano però nelle media visto che ogni anno in Francia vengono ordinati tra 90 e 100 diaconi.
“E’ sempre una gioia sapere che ci sono giovani e meno giovani che decidono di dare la loro vita al Signore per consacrarsi ad una vocazione sacerdotale o religiosa”, commenta a caldo il segretario generale e portavoce della Conferenza episcopale francese, monsignor Olivier Dumas Ribadeau. Che aggiunge: “Ciò che ci sembra interessante è la diversità dei profili dei giovani e la loro provenienza da diocesi estremamente differenti tra loro. E questa diversità è ricchezza di cui rallegrarsi”. Dal sud al nord della Francia, i futuri preti hanno età molto diverse tra loro e percorsi di studi e di vita diversificati. Sebbene non si possa generalizzare, le vocazioni sacerdotali nascono in ambienti urbani più che rurali.
La maggioranza delle persone sono di origine francese, giovani nati e cresciuti in Francia che hanno maturato la loro chiamata nelle diocesi in cui ora andranno a servire come sacerdoti.
“Sono uomini – racconta monsignor Dumas Ribadeau – che hanno attraversato il cuore di una società secolarizzata ma che è anche una società dove ci sono spazi profondi di ricerca che attendono l’annuncio del Vangelo. È chiaro che la Francia vive una crisi che è soprattutto una crisi di senso e soprattutto i giovani sono alla ricerca di un senso da dare alla vita. La chiamata a seguire Cristo, in un contesto simile, è una bella prospettiva. Una occasione per dare una pienezza alla propria vita”.
Le cronache recenti hanno purtroppo dato conto di una serie di abusi sessuali commessi da sacerdoti. Fatti che sebbene risalgano a molti anni fa, sono ancora oggi causa di dolore profondo e mai risanato nelle vittime. Veri e propri “scandali” che hanno imposto alla Conferenza episcopale francese di aggiornare le procedure di controllo e garanzia ma hanno provocato nell’opinione pubblica un profondo disagio.“Viviamo in un periodo difficile – ammette il segretario generale dei vescovi francesi -, un periodo in cui essere prete oggi non è facile perché spesso la sua figura è stigmatizzata a causa dell’ostilità nella quale vive. I preti vengono ordinati solo dopo aver seguito un programma di formazione di 6, 7 anni e questo è importante dirlo in un momento in cui ci troviamo a confrontarci con il problema della pedofilia. Ma questi nuovi sacerdoti sono oggi il segno evidente che è possibile essere prete e vivere felici dando la propria vita e questa gioia la manifestano nell’impegno totale che prendono”.
I sacerdoti che saranno ordinati sono un “dono” per la Francia. Alcuni saranno impegnati con i giovani, altri in parrocchia, altri nella formazione. “Ma nella diversità dei ministeri che andranno ad esercitare – assicura mons. Dumas -, c’è una cosa che li accomuna: è il loro essere preti configurati a Cristo che è pastore del suo popolo. E’ questo il cuore della loro missione: annunciare la Parola di Dio come una buona notizia per tutti, celebrare i sacramenti come segno di salvezza e Misericordia donata al mondo, servire l’umanità accompagnandola nel cammino verso la sua piena realizzazione”.