Le Settimane della Cultura 2024: “Pace a Voi”, per una cultura che unisce

Per una cultura che unisce, che intesse legami, che diventa veicolo per costruire la pace. Torna quest’anno, su iniziativa dell’ Ufficio per la pastorale della Cultura e degli Istituti Culturali della Diocesi di Bergamo, la “Settimana della Cultura”. In una veste rinnovata. Non sarà infatti concentrata in un’unica settimana, ma ne durerà addirittura quattro: da venerdì 5 aprile fino a domenica 5 maggio le “Settimane della Cultura” coinvolgeranno il territorio della Diocesi con l’intento di rendere protagoniste tante realtà pronte a mettersi in gioco. Attraverso i molteplici linguaggi dell’arte, della musica e del canto, del teatro, del cinema, delle carte antiche degli archivi storici, del patrimonio librario, degli incontri culturali e dei mezzi di comunicazione sociale, si creerà l’occasione straordinaria di far risuonare, in contemporanea, tutte insieme, queste espressioni dell’animo umano, armonizzate per parlare di pace in tutte le sue declinazioni: dai conflitti internazionali alle relazioni quotidiane. 

“La prima edizione, lo scorso anno, è stata una meravigliosa festa condivisa che ha saputo valorizzare e far conoscere la propositività di parrocchie, Istituti di Vita Consacrata, Associazioni, Movimenti laicali, Musei – spiega don Davide Rota Conti, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura e dell’Ufficio Beni Culturali-. Abbiamo voluto proseguire lungo questo percorso, per non disperdere questa preziosa vitalità, per portare avanti la grande eredità di relazioni, di incontri e di condivisioni che è venuta a crearsi”.

L’edizione 2024 si distribuirà su quattro settimane per permettere una maggiore fruibilità degli eventi, e per consentire agli stessi operatori culturali impegnati nelle iniziative di diventare a loro volta fruitori di ciò che anche gli altri propongono. Altra novità è che tutti gli eventi proposti avranno un’unico, stretto, filo conduttore: “Pace a Voi. Per una Cultura che unisce”. Un tema attualissimo, che ciascuna Comunità potrà declinare secondo i diversi linguaggi dell’arte.

“Abbiamo scelto questo tema – sottolinea Sabrina Penteriani, delegato vescovile per la Cultura e la Comunicazione – non solo perché viviamo in un tempo nuovamente segnato dalla guerra, ma anche perché a livello sociale e nel mondo della comunicazione, soprattutto sui social network, si è diffuso un clima di crescente ostilità reciproca, nel quale si è subito pronti ad attaccare l’altro, a cominciare dalle parole, dai toni. Le tante realtà presenti sul territorio della diocesi possono farsi portatrici di istanze culturali nel mondo contemporaneo, creando una tessitura generativa, tenendo vive relazioni con enti e istituzioni, alimentando legami che, armonizzando le differenze, consentano di far crescere una cultura di pace”.

“La pace è un tema importante – continua don Davide Rota Conti-, che noi rileggiamo dal punto di vista cristiano. Per noi la pace è Cristo, è il dono del Risorto, non è solo la pace che chiediamo ai grandi conflitti nel mondo, ma anche la convinzione che la cultura possa essere veicolo per costruire la pace. Il Presidente Mattarella, all’apertura di Pesaro Capitale della Cultura 2024, ha usato termini molto simili per definire cultura: la cultura è lievito che può rigenerare la pace. Siamo anche noi convinti che la cultura possa educare al linguaggio di pace, attraverso una rilettura del nostro vissuto a partire dal patrimonio culturale e dai valori che ci hanno guidati nella storia”.

Quest’anno non è in programma un evento “centrale” diocesano. Si tratterà piuttosto di eventi dislocati sul territorio, uno per settimana: in alcune CET (Comunità Ecclesiali Territoriali) quattro artisti contemporanei collaboreranno con le parrocchie organizzando laboratori grazie ai quali verranno create opere d’arte partecipata sul tema della pace. Opere che poi resteranno sul territorio, contribuendo a rafforzarne e a rinnovarne l’importante patrimonio culturale. Inoltre, nelle CET della Diocesi di Bergamo saranno introdotte opere d’arte contemporanea dedicata alla pace, che dialogherà con le opere artistiche storiche già presenti. Uno scambio tra passato e presente, uno sguardo al futuro che non dimentica ciò che è stato, ciò che ci ha resi quel che siamo.

Numerose realtà del territorio hanno aderito alle “Settimane della Cultura”, ma l’invito resta aperto, perché l’obiettivo dell’iniziativa è la valorizzazione di tutte le esperienze culturali delle Comunità parrocchiali (con particolare attenzione alle Comunità più piccole), degli Istituti Religiosi e delle Associazioni laicali, offrendo loro un ruolo centrale, da autentiche protagoniste. Per ciascun ambito di competenza (musei, archivi, biblioteche, itinerari artistici e visite guidate, sale della comunità, cinema, teatri, musica e canto, incontri e dibattiti, bollettini, siti, social media…), gli Istituti Diocesani offrono la loro ampia disponibilità, nella forma di una consulenza e di un supporto, per l’ideazione e la realizzazione delle diverse iniziative che i diversi responsabili e collaboratori vorranno progettare.

Info:

Per partecipare basta compilare la scheda di adesione sul sito internet www.colloquies.it, oppure scrivere a colloquies@curia.bergamo.it

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