Settore A3. Sta per cominciare la Via Crucis. Qui a Blonia c’è molta più gente di quanto non ci fosse martedì. Sono vicino ad un gruppo di spagnoli che con noncuranza ha messo il traduttore a tutto volume mentre gli altri cercano di capire qualcosa dalle loro radioline. Ora è calato il silenzio. Sto ripensando a stamattina. Stamattina è stata qualcosa di speciale. Dopo la sveglia e la consueta colazione (ah, con un pò di ritardo ho scoperto la possibilità di prendere latte e caffè. Mi mancava il caffèlatte della mattina), siamo andati tutti insieme verso la basilica di Miechow per la catechesi del nostro vescovo Beschi. È stato qualcosa di speciale. Prima abbiamo visto una video- testimonianza di Francesco Pirini, superstite dell’eccidio di Monte Sole. Sono ancora incapace di comprendere certe sue affermazioni. Tra queste, “vedete che le cose cambiano” mi ha toccato più delle altre. Oltre ad un’altra frase che ha ripetuto più volte: “io ho perdonato”. Non mi capacito ancora di come ne sia stato capace. “Un cristiano che non perdona che cristiano è?” si chiede ancora Francesco. Beh, se c’è riuscito lui dopo quel tragico evento, posso farlo io. E invece no. Perché come ha detto il nostro vescovo durante l’omelia, spesso sono i nostri vicini, i nostri amici, le persone più vicine a noi che non riusciamo a perdonare. E poi un bellissimo discorso sulla misericordia. Queste parole su tutte:”Misericordia è l’amore anche quando non c’è più il bello”. Wow. Ognuno ha momenti in cui è pieno di paure, in cui si chiede cosa sta facendo e perché lo sta facendo. In cui dubita perfino dei pilastri su cui fondava la propria vita. Poi arrivano inaspettatamente quei momenti in cui si ribalta tutto, in cui rivaluti ciò che avevi già precedentemente rivalutato e pensato di aver chiuso in un cassetto. E lì, una voragine di domande che si apre. Una crisi adolescenziale perenne. Quello che mi piace di questi momenti è che accanto agli attimi nei quali ti senti persa, ce ne sono altri in cui ti senti al posto giusto nel momento giusto. Invincibile. Come Pippo quando mangia le noccioline. Quella di stamattina è stata una catechesi intensa, che mi ha provato più delle altre. Che mi ha emozionato più delle altre. È stata come una scossa. La mia GMG stava andando bene, ma non era scattato ancora quel l’imprinting che rende le esperienze indimenticabili. Beh, credo sia successo. Un altro tassello si aggiunge. Però ora ho troppe domande…devo parlare con qualcuno. E cercare uno spagnolo con cui fare una foto. Magari non uno di quelli che ho rimproverato prima per il volume.