Festa per le vie di Città Alta per Sant’Alessandro: il coraggio negli scorci, nei volti, nelle immagini, nelle storie

Fino a domenica Città Alta si mostra più bella per il suo santo patrono Sant’Alessandro, con una serie di iniziative che hanno come filo conduttore il coraggio e da venerdì hanno portato per le strade del cuore antico della città un’atmosfera festosa. Cinque sono le installazioni dislocate lungo via Colleoni che parlano di coraggio, non quello eroico di cavalieri e personaggi mitologici, ma quello quotidiano, delle scelte di ogni giorno. Partendo dalla Cittadella si incontra nella Sala Viscontea un filmato in cui Alessandro Baricco, Gabriele Vacis e Roberto Tarasco raccontano “Il coraggio delle piccole cose”, narrando di uomini e donne costretti ad affrontare le difficoltà, l’inferno della vita, di cui Calvino scrive “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se c’è n’è uno, è quello che è  già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni […]. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. Nell’ex chiesa di San Michele all’Arco, un gioiello che resta aperto al pubblico di rado e solo in occasioni speciali come questa, si ascoltano storie a tema, come quella di una piccola lepre, capace di usare il coraggio della sua intelligenza per sconfiggere il terribile mostro di una caverna, alias una raganella dalla voce baritonale. Riscoprirsi bambini attraverso le parole recitate che rievocano un passato di fantasia. Ci vuole coraggio! Lo stesso coraggio che anima i volontari chiamati a farsi ritrarre, immortalare, filmare per le due esposizioni che il CSV ha sistemato nell’ex ateneo di Scienze Lettere e Arti in piazza Duomo, attraverso le immagini di Matteo Zanardi, e nel cortile dei canonici della Cattedrale, nell’opera collettiva di Paolo Baraldi. Volti, voci, corpi che affrontano ogni giorno, attraverso il loro agire, il coraggio di essere per gli altri, anche se pochi sono per loro gli spettatori, pochi quanti li vanno a cercare. Ci vuole coraggio!