L’orso di Alice, un compagno inseparabile: poi però i bambini crescono in un attimo

Questo sei tu, Orso. Abbiamo provato a darti un po’ di nomi originali, per qualche settimana ti sei chiamato “Cioccolatino”, ma poi alla fine sei rimasto sempre solo e soltanto Orso. A guardarti di sfuggita sembri un semplice peluches, nemmeno più bellissimo a dire il vero. Eppure per due anni sei stato per mia figlia la cosa in assoluto più importante di tutte. Ci hai dormito insieme, ti ha trascinato ovunque, ci hai passato giornate e nottate, 24 ore su 24.
Quando lei si faceva male metteva il dito in bocca e se lo succhiava abbracciandoti forte forte. All’asilo nido, caro Orso, compari in tutte le foto. Abbandonato sul pavimento in secondo piano mentre i bimbi giocano, appoggiato su un ripiano, seduto sul tavolo. Imperturbabile. Tutti sanno che dove c’è Alice ci sei anche tu. Un giorno abbiamo anche rischiato di perderti. Mi è toccato rifare a piedi un chilometro di strada, sotto il sole cocente, con mia figlia in braccio che piangeva disperata, ma per fortuna ti abbiamo ritrovato.
Beh, la cosa sorprendente è che, povero Orso, ora tutto sta cambiando. Non so esattamente come, ma da un giorno all’altro Alice ha deciso che può anche fare a meno di te. Addirittura arriva a dire “Orso beah!”, ti chiude nell’armadietto dell’asilo e ti tira fuori solo quando è ora di fare la nanna. L’altro giorno ti guardavo, lì, dimenticato sopra una mensola…e quasi quasi mi commuovevo per te. Sì lo so, Toys è un cartone animato che ho rivisto troppe volte, ma è pazzesco come i bambini crescano in un attimo. Se può consolarti immagino che quello che ora sta succedendo a te accadrà inevitabilmente anche a me.
Oggi mi lamento perchè ho i miei bimbi sempre addosso, perchè non ho un attimo per me, perchè dipendono in tutto e per tutto dalla mamma. E poi un giorno, da un momento all’altro, scoprirò che saranno diventati grandi. Dovrò rincorrerli per un abbraccio, supplicarli perchè passino più tempo con me, inventarmi qualcosa per sentirmi indispensabile.
E allora chissà, forse ripenserò a te, Orso. Ricorderò quanto sei stato importante per una bimba piccola piccola, che a te ha regalato gratuitamente affetto, coccole, fiducia. E mi renderò conto che anche io sono stata fortunata. I miei bimbi mi stanno stravolgendo la vita, ma la riempiono di emozioni, avventure, amore. Cercherò di tenerlo bene a mente, quando mi snobberanno e davanti agli amici faranno finta di non conoscermi. Magari, caro Orso, ci consoleremo a vicenda. E saremo felici di vederli crescere.