«Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione»: definire la fede è facile, basta una definizione di un qualunque dizionario e il gioco è fatto. Vivere la fede, invece, è più complesso ed è un argomento che spesso può risultare spinoso per molti, ma non per il Gruppo Samuele come spiega il responsabile don Carlo Nava.
«Il Gruppo Samuele è nato a Bergamo nel 2002 da un desiderio del Vescovo Roberto Amadei. Con questa esperienza il vescovo intendeva rispondere al bisogno, espresso da molti giovani della Diocesi, di un luogo dove poter approfondire il proprio cammino di fede e così essere, sempre di più, autentici testimoni di Gesù. Da allora questo gruppo ha coinvolto più di 1100 giovani della nostra Chiesa. Il Gruppo Samuele è per i giovani di un’età compresa tra i 19 e i 27 anni ed è un’esperienza seguita direttamente dal Vescovo Francesco alla quale si può partecipare solo una volta nella vita».
Questo luogo di incontro aiuta i giovani a vivere la propria fede e a svelarne i propri dubbi a riguardo. «Gli otto incontri annuali – racconta Valeria, una giovane del Gruppo Samuele – sono strutturati in modo da creare un clima familiare e accogliente. Dopo la presentazione della serata a cura di don Manuel Belli, si procede con la preghiera prima di essere suddivisi in gruppi per la riflessione. Una volta conclusa la terza parte, don Manuel riprende i nostri dubbi e cerca di risponde alle nostre necessità. Spesso dalle risposte che ci diamo sorgono altre nuove domande, ma ciò ci fa stare bene. Ogni incontro si conclude con una cena come una grande famiglia riunita attorno alla tavola». Il lavoro svolto dal gruppo Samuele, però, non si limita agli incontri del sabato sera: «I giovani hanno un contatto epistolare duplice con il Vescovo Francesco – continua don Carlo -. Per iscriversi devono mandargli una lettera in cui si presentano e spiegano i motivi della loro scelta di partecipare al gruppo e, ancora, al termine del percorso sono chiamati ad inviargli una lettera di fruttificazione. I giovani, inoltre, devono avere una guida spirituale con la quale personalizzare il cammino».
Mettersi in cammino in un percorso come quello del gruppo Samuele non è semplice, ma i giovani che ne prendono parte sono molto motivati anche se per questioni diverse come ricorda don Carlo: «Ci sono giovani con una fede già profonda e che nel Gruppo Samuele cercano risposte su come mettere a disposizione la propria vita per la Chiesa. Vengono giovani che vogliono irrobustire la propria fede sperando di trovare un luogo che sappia dare risposte alle domande e ai dubbi che hanno, qualcuno che gli mostri la ragionevolezza della fede. Partecipano infine anche giovani che da qualche tempo fanno realmente fatica a credere. Questi desiderano un rilancio della loro fede. Tutti desiderano confrontarsi con altri giovani”.
È proprio questo confronto che aiuta i giovani a scoprirsi e a fidarsi dell’altro parlando spontaneamente senza paura di essere giudicati. «Una particolarità preziosa del gruppo Samuele –spiega Valeria- è il clima che va a crearsi. È un clima familiare dove ognuno si può confidare liberamente e può lasciarsi andare alle forti emozioni che i temi suscitano. Nonostante all’inizio gli altri giovani siano dei semplici sconosciuti, durante il percorso diventando degli amici su cui puoi contare sempre e questo è di una bellezza unica».