Mi è morto un amico. Ho fede, ma sono triste lo stesso

Proprio nei giorni dopo le feste di inizio novembre ho perso un amico che mi era caro. Sono tristissimo. Mia moglie, che è molto cattolica, mi dice che una tristezza così non va in uno che crede. Tu pensi che la tristezza non possa andare d’accordo con la fede? Andrea

La tristezza causata da un evento doloroso può andare d’accordo con la fede, caro Andrea! Nel caso di un lutto essa è più che mai lecita e sana: negare a noi stessi la possibilità di provare tristezza, quando il cuore è frantumato dal dolore per la perdita di una persona amica, è un errore che ci impedisce di rielaborare il nostro lutto e attraversarlo, illuminati dalla fede in Gesù, morto e risorto.

Quando la morte tocca da vicino la nostra vita, si soffre, si soffre molto: le lacrime rigano il nostro volto e un velo di mestizia avvolge il nostro cuore, gonfio di dolore e di pena. Anche Gesù, alla notizia della morte del suo amico Lazzaro, ha sperimentato gli stessi stati d’animo:

“Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!”. Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: “Dove l’avete posto?”. Gli dissero: “Signore, vieni a vedere!”. Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: “Vedi come lo amava!” (Gv 11, 32-35).

La tristezza, dunque, non va negata, né repressa, ma assunta e portata con fortezza d’animo perché diventi uno’pportunità di crescita nella fede nel Signore della vita. Egli, infatti, comprende fino in fondo il nostro dolore e lo illumina, dischiudendolo alla speranza.

In caso contrario, ahimè, soccombiamo chiusi in noi stessi, privi del sostegno della speranza cristiana, rischiando, così, di precipitare lentamente nello scoramento! Il cammino è, dunque, impegnativo, necessita di tempi lunghi, (la fretta una pessima consigliera!) ma è il solo in grado di restituirci la gioia e la gratitudine a Dio e alla vita, secondo la Parola di Gesù: “Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia” (Gv 16, 20).