Un momento di riflessione interreligiosa, cui seguirà la rottura del digiuno, con la preghiera musulmana e una cena insieme, stasera, alle 20, a Sotto il Monte, nel centro di accoglienza straordinario per cittadini stranieri, richiedenti protezione internazionale del Pime. Nella diocesi di Bergamo l’Ufficio dialogo interreligioso sostiene l’iniziativa “Iftar condiviso”, un momento di condivisione della rottura del digiuno quotidiano, organizzato da associazioni o centri culturali musulmani, spesso in collaborazione con le parrocchie e gli oratori, occasione per “favorire la reciproca conoscenza e collaborazione tra i fedeli cristiani e musulmani, nonché cittadini dello stesso luogo”. Quest’anno l’iniziativa di dialogo interreligioso si inserisce durante la peregrinatio di Giovanni XXIII. A questo momento interreligioso si unirà anche Hare Krishna. Sarà preceduto alle 18.30 da un incontro di riflessione ecumenico fra le diverse Chiese cristiane. Alle 20.30 nella struttura per le celebrazioni invece mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, celebrerà una messa.
«Io cerco un Angelo Roncalli musulmano»: con queste parole Mohammad Sammak, Segretario generale de «Islamic spiritual summit» nonché ospite a due sinodi in Vaticano (1995 sul Libano, e sul Medio Oriente del 2010) apriva il suo intervento a Roma in occasione dell’incontro «Cristiani e musulmani per il Giubileo». Nel tratteggiare il profilo di Giovanni XXIII, Sammak ricordava come la dichiarazione Nostra Aetate, ha riscritto le relazioni ecumeniche e interreligiose nell’ambito della Chiesa cattolica. «Dopo il Vaticano II e su queste basi papa Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si sono rivolti ai musulmani come fratelli. Così anche ha fatto Papa Francesco. Papa Francesco ricorda san Giovanni XXIII – che conobbe bene il mondo arabo nella sua permanenza come Delegato Apostolico in Turchia – affermando: «Egli si dimostrò efficace tessitore di relazioni e un valido promotore di unità, dentro e fuori la comunità ecclesiale, aperto al dialogo con cristiani di altre Chiese, con esponenti del mondo ebraico e musulmano e con molti altri uomini di buona volontà». In questa cornice si inserisce l’iniziativa di dialogo interreligioso durante la peregrinatio, che per altro cade durante Ramadan, mese sacro per i mussulmani.
Foto di Beppe Bedolis per Agenzia Sir