Papa Francesco all’ udienza: “Vedere le bandiere sfilare insieme alla Gmg segno controcorrente rispetto a nazionalismi che alzano muri”

Papa Francesco: udienza, “l’inverno demografico senza bambini è duro”. “Una cosa mi ha colpito tanto: la gente alzava con le braccia i bambini – quando passava la papamobile tutti con i bambini – dicendo: ‘Ecco il mio orgoglio, ecco il mio futuro!’, e facevano vedere i bambini, e i padri e le madri orgogliosi di quei bambini”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi ha ripercorso con i 7mila fedeli presenti in Aula Paolo VI le tappe del viaggio a Panama per la 34ª Giornata mondiale della gioventù (23-28 gennaio). “Quanta dignità in questo gesto, e quanto è eloquente per l’inverno demografico che stiamo vivendo in Europa!”, ha esclamato Francesco: “L’orgoglio di quelle famiglie sono i bambini, la sicurezza per il futuro sono i bambini: l’inverno demografico senza bambini è duro!”, ha aggiunto a braccio. Il Papa ha esordito esortando i presenti a “rendere grazie con me al Signore per questa grazia che Egli ha voluto donare alla Chiesa e al popolo di quel caro Paese”: “Ringrazio il Signor Presidente del Panamá e le altre Autorità, e ringrazio tutti i volontari – ce n’erano tanti – per la loro accoglienza calorosa e familiare, la stessa che abbiamo visto nella gente che dappertutto è accorsa a salutare con grande fede ed entusiasmo”.

“Vedere tutte le bandiere sfilare insieme, danzare nelle mani dei giovani gioiosi di incontrarsi è un segno profetico, un segno controcorrente rispetto alla triste tendenza odierna ai nazionalismi conflittuali. Che alzano dei muri e si chiudono all’universalità, all’incontro fra i popoli”. Lo ha detto il Papa, ripercorrendo durante l’udienza di oggi le tappe del suo viaggio a Panama. “È un segno che i giovani cristiani sono nel mondo lievito di pace”, ha commentato, ricordando che il motivo del viaggio è stata la Giornata mondiale della gioventù, ma “agli incontri con i giovani se ne sono intrecciati altri con la realtà del Paese: le autorità, i vescovi, i giovani detenuti, i consacrati e una casa-famiglia”. “Tutto è stato come ‘contagiato’ e ‘amalgamato’ dalla presenza gioiosa dei giovani”, ha fatto notare Francesco: “Una festa per loro e una festa per Panamá, e anche per tutta l’America Centrale, segnata da tanti drammi e bisognosa di speranza e di pace, e di giustizia pure”. La Gmg, ha sottolineato inoltre il Papa, è stata preceduta dall’incontro dei giovani dei popoli nativi e di quelli afroamericani: “Un bel gesto, hanno fatto cinque giorni di incontri i giovani indigeni e i giovani afrodiscendenti”, ha aggiunto a braccio. “Loro hanno aperto la porta alla Gmg!”, ha esclamato ancora fuori testo Francesco, definendola “un’iniziativa importante che ha manifestato ancora meglio il volto multiforme della Chiesa in America Latina: l’America latina è meticcia”. Poi, con l’arrivo dei gruppi da tutto il mondo, “si è formata la grande sinfonia di volti e di lingue, tipica di questo evento”, ha commentato il Papa.

“Finché ci saranno nuove generazioni capaci di dire ‘eccomi’ a Dio, ci sarà futuro per il mondo”. Ne è convinto il Papa, che ripercorrendo, durante l’udienza di oggi, le tappe del suo viaggio a Panama ha citato la tappa della Via Crucis. “Camminare con Maria dietro Gesù che porta la croce è la scuola della vita cristiana”, ha commentato: “Lì si impara l’amore paziente, silenzioso e concreto”. “Io vi faccio una confidenza”, ha poi proseguito a braccio rivolgendosi ai 7mila fedeli presenti in Aula Paolo VI: “A me piace tanto fare la Via Crucis, perché è andare con Maria dietro Gesù. E sempre porto con me, per farla in qualsiasi momento, una Via Crucis tascabile”. “Me l’ha regalata una persona molto apostolica a Buenos Aires”, ha rivelato Francesco tirandola fuori dalla tasca e facendola vedere ai fedeli: “E quando ho tempo faccio la Via Crucis”. “Fate la Via Crucis – l’invito del Papa ancora a braccio – perché è seguire Gesù con Maria, nel cammino della Croce dove Gesù ha dato la vita per noi, per la nostra redenzione”. “A Panamá i giovani hanno portato con Gesù e Maria il peso della condizione di tanti fratelli e sorelle sofferenti nell’America Centrale e nel mondo intero”, ha raccontato Francesco: “Tra questi ci sono tanti giovani vittime di diverse forme di schiavitù e povertà. E in questo senso sono stati momenti molto significativi la Liturgia penitenziale che ho celebrato in una Casa di rieducazione per minori e la visita alla Casa-famiglia ‘Buon Samaritano’, che ospita persone affette da Hiv/Aids”.

“I giovani non sono il ‘domani’, non sono il ‘frattanto’, ma sono l’oggi, l’adesso, della Chiesa e del mondo”. Lo ha ribadito il Papa, commentando, durante l’udienza di oggi, il “culmine” della Gmg e del viaggio a Panama: la Veglia e la Messa con i giovani. “Nella Veglia, in quel campo pieno di giovani che hanno fatto la Veglia e hanno dormito lì e alle 8 del mattino la messa – ha raccontato Francesco – si è rinnovato il dialogo vivo con tutti i ragazzi e le ragazze, entusiasti e anche capaci di silenzio e di ascolto”. “Passavano dall’entusiasmo all’ascolto, alla preghiera in silenzio”, ha commentato a braccio il Papa: “A loro ho proposto Maria come colei che, nella sua piccolezza, più di ogni altro ha ‘influito’ sulla storia del mondo: l’abbiamo chiamata la ‘influencer di Dio’. Nel suo ‘fiat’ si sono rispecchiate le belle e forti testimonianze di alcuni giovani. La mattina di domenica, nella grande celebrazione eucaristica finale, Cristo Risorto, con la forza dello Spirito Santo, ha parlato nuovamente ai giovani del mondo chiamandoli a vivere il Vangelo nell’oggi, perché i giovani non sono il ‘domani’, non sono il ‘frattanto’, ma sono l’oggi, l’adesso, della Chiesa e del mondo”. “E ho fatto appello alla responsabilità degli adulti, perché non manchino alle nuove generazioni istruzione, lavoro, comunità e famiglia”, ha sottolineato Francesco: “E questo è chiaro in questo momento nel mondo, perché queste cose mancano: istruzione, lavoro – quanti giovani senza! – comunità! Che si sentano accolti in famiglia e nella società!”, ha proseguito a braccio.

Foto Vatican Media – Sir