Oratorio Albino: la mobilitazione dei ragazzi ha aiutato a nascere 16 bimbi con i progetti Gemma

“La vita è la vita, difendila”. L’inno alla vita di Madre Teresa di Calcutta si conclude così, con un invito a difendere ciò che di più caro abbiamo. Una vita che riceviamo in dono da Dio e che è da vivere a pieno senza riserve. Nell’oratorio di Albino questa ricchezza viene trasmessa a piccoli e grandi per sottolinearne il valore. Anche quest’anno, i ragazzi che riceveranno la cresima si sono messi in gioco per raccogliere fondi a sostegno dei progetti Gemma. L’oratorio e la parrocchia di Albino, insieme all’associazione ‘Difendere la vita con Maria’, hanno aiutato ben quattordici mamme in difficoltà grazie alla celebrazione della giornata della vita a cui tutti partecipano in un modo o nell’altro.

L’organizzazione della giornata per la vita inizia con il coinvolgimento dei ragazzi della Cresima. A loro vengono spiegati i vari progetti dell’associazione e, in particolare, il progetto Gemma. “Il progetto Gemma è quello che ci sta più a cuore perché ci permette di sostenere una mamma in difficoltà -racconta Francesca Pegurri, responsabile della giornata-. Le mamme che si rivolgono ai centri per la vita, grazie a questi progetti, non si trovano costrette a rinunciare alla loro maternità e riescono a trovare un sostegno per crescere il proprio figlio”.

“Ogni richiesta d’aiuto viene analizzata per comprendere quale sia il modo più efficace con cui intervenire. Solitamente l’aiuto è di tipo economico ed è una piccola cifra mensile che viene erogata a partire da sei mesi prima della nascita fino all’anno di vita del bambino”. I ragazzi sono spronati dalle storie di grande umanità che ascoltano anche se non possono conoscerle da vicino. Spesso, infatti, la mamma a cui si dona il proprio aiuto è dall’altra parte dell’Italia.

“Il movimento per la vita italiano quando riceve queste segnalazioni contatta uno dei centri per la vita in una sede diversa rispetto a quella della richiesta – spiega Francesca -. Così facendo la mamma non si lega ai donatori con delle relazioni di dipendenza e non si sente in dovere di restituire i soldi che le sono stati donati. Ad Albino sono tredici anni che portiamo avanti questa iniziativa e abbiamo sostenuto quattordici progetti Gemma grazie a cui sono nati sedici bambini perché l’ultimo era un parto trigemellare, però oltre al nome del bambino sappiamo davvero poco”.

I ragazzi della Cresima partecipano alla giornata della vita vivendolo come atto di responsabilizzazione. Si mettono in gioco per aiutare una persona in difficoltà che nemmeno conoscono e nel loro piccolo donano il proprio tempo agli altri. Oltre alla vendita, i preadolescenti sono coinvolti in momenti di comunità come l’incontro con gli anziani delle case di riposo sul territorio. Un modo per celebrare la vita in tutte le sue stagioni.

“Ai ragazzi della cresima chiediamo di darci una mano con le bancarelle e con i fiori per raccogliere fondi durante la giornata della vita tramite la vendita delle primule. Con i volontari e i ragazzi seguiamo tutte le messe del fine settimana dedicato alla vita. Le persone sono sempre molto generose e non ringrazieremo mai abbastanza per ciò che fanno. Quest’anno abbiamo raccolto 2640 € solo nella parrocchia di Albino. Teniamo molto alla trasparenza perché così la gente si sente più partecipe e comprende il valore e l’importanza dell’aiuto di ciascuno”.

Se in prima linea ci sono i cresimandi, la giornata della vita coinvolge tutta la comunità. “A ogni fiore viene associata una frase tratta da una preghiera di madre Teresa di Calcutta -conclude Francesca-. È un modo per lasciare un bel messaggio a chi prende la primula, ma anche per rendere partecipi anche i bambini delle elementari. A dare una mano ci sono anche gli scout e numerosi volontari che si mettono in gioco. Le suore poverelle, ad esempio, nella settimana che precede la giornata della vita fanno un rosario meditato. Ogni giorno celebrano una fase diversa della vita. È un vero e proprio rosario per la vita”.

Questa tradizione dell’oratorio di Albino riesce a far comprendere il valore della vita a tutti e anche ai più piccoli. Bastano dei semplici gesti per far capire che “La vita è amore” e va donata. È proprio grazie a questo amore che Pantaleo, Jamila, Giuseppe, Giada, Salvatore, Chiara, Letizia, Sabrin, Rachel, Viola, Maria Antonietta, Success, Kmar, Baya e Nourane sono venuti al mondo.