Cre Loreto: «L’estate con i ragazzi è una sfida che vale sempre la pena di affrontare»

Il Cre Loreto è iniziato solo da qualche giorno, ma il curato della parrocchia cittadina, don Matteo Marcassoli, si dice già contento. «Vuoi perché, dopo diverso tempo, l’oratorio è tornato a colorarsi e riempirsi, vuoi per la risposta datami dagli animatori. Il Cre è sempre una sfida che vale la pena giocare».  

Dallo scorso lunedì 21 giugno, hanno preso avvio le proposte estive del Cre Loreto, che andranno avanti, per cinque settimane, fino al 23 luglio (dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 17). Per un totale di circa 180 iscritti (divisi in sei fasce: in base all’età, dalle elementari alle medie) e 60 animatori. «Viviamo il Cre come un servizio a chi ha bisogno. Cerchiamo di accogliere quanti più ragazzi possibile. Per evitare assembramenti, abbiamo diviso l’oratorio in sei zone, ognuna dedicata, tra spazio interno ed esterno, a ciascuna fascia di animati. Le attività sono svolte separatamente. In piscina, ad esempio, si va in giorni diversi tra i vari gruppi».

Il Cre è organizzato tra giochi, laboratori e spazio compiti. Non sono state previste particolari gite. Quest’anno si è puntato sulla valorizzazione del territorio. «Ci si muove a piedi. Nei vicini parchi di Loreto o La Trucca, all’Orto botanico o al Museo delle storie in Città Alta».

Rispetto all’anno passato, «il Cre è più difficile perché i numeri sono maggiori. Mi rende felice la risposta degli animatori. Da parte loro c’era davvero tanta voglia di ripartire. E sono pure arrivate anche delle new entry dai quartieri o paesi vicini. Proprio per gli animatori è stata pensata una serata a settimana, a loro dedicata, per socializzare e stare insieme. Li vedo che tengono la mascherina durante tutte le attività. Per loro è un sacrificio, ma lo fanno per sé stessi e per gli altri. È davvero bello. Perché così danno anche il buon esempio ai più piccoli».