E!State Liberi!: l’impegno e la formazione contro le mafie non si sono fermati

Il mondo si è fermato per il Covid, ma l’impegno e la formazione contro le mafie non si sono fermati. E infatti, nell’estate 2021, insieme a tutte le attività riprendono anche i campi sui beni confiscati organizzati da Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie: è il progetto E!State Liberi, che ogni anno porta giovani e meno giovani, gruppi e aziende a conoscere e vivere in prima persona le realtà dei beni sequestrati e confiscati alle mafie su tutto il territorio italiano. Vacanze sì, quindi, ma soprattutto momenti di conoscenza, formazione e impegno diretto, per toccare con mano ciò che significa opporsi nel concreto alla prepotenza delle organizzazioni criminali, dal nord al sud del nostro Paese. E anche nel 2021 non mancano le possibilità pure in Lombardia: come a dire, le mafie non esistono solo al sud. E anche qui, in “casa”, c’è bisogno di fare la propria parte.

E!State Liberi! un progetto di formazione e conoscenza dei territori

Il progetto E!State Liberi della rete di associazioni Libera è finalizzato non solo alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, ma anche alla formazione dei partecipanti sui temi dell’antimafia sociale e della conoscenza dei territori coinvolti, della rete di attori sociali attivi localmente e delle attività proposte per riscattare aree marginali. Un progetto, quindi, che da un lato aiuta e supporta le realtà che gestiscono i beni sottratti alla criminalità organizzata e rimessi a disposizione della comunità tutta – terreni agricoli, beni immobili, appartamenti, locali, aziende – perché fornisce un importante contributo in termini partecipativi e promozionali, e dall’altro consente a tanti giovani e adulti di scoprire un mondo fatto di impegno e di dedizione, e di fare esperienza diretta nel quotidiano impegno di cooperative sociali e di associazioni nelle reti territoriali dell’antimafia sociale.  

I campi di E!State Liberi si distinguono in campi per singoli (minorenni o maggiorenni), per gruppi e per famiglie, ma non mancano i campi tematici e quelli dedicati alle aziende. Nell’estate del post-Covid, inoltre tutte le esperienze – sia residenziali che non residenziali – sono state organizzate seguendo le linee guida per la sicurezza dettate dal Governo.

Le proposte in Lombardia, per un impegno vicino a casa

Come ogni anno, anche la Lombardia ha organizzato sul suo territorio una ricca proposta di campi di formazione e impegno sui beni sottratti alle mafie: si tratta prevalentemente di campi non residenziali, aperti a singoli partecipanti maggiorenni o minorenni e sparsi in tutto il territorio lombardo. Non residenziali perché la pandemia ha costretto a ripensare ad alcune modalità di fruizione, senza per questo rinunciare alla possibilità di offrire attività di impegno e memoria. Alcuni esempi? Dal 5 all’8 luglio 2021, a Milano, si terrà il campo “Donne e mafia: storie di rinascita”, presso i Giardini in Transito “Lea Garofalo”: un luogo emblematico per l’antimafia milanese, perché nel palazzo vicino viveva la testimone di giustizia Lea Garofalo con la figlia Denise, uccisa dall’ex compagno Carlo Cosco. Il giardino a lei intitolati ospiteranno così un campo non residenziale dedicato proprio all’approfondimento della figura della donna nelle organizzazioni mafiose e il ruolo della memoria attiva come strumento di contrasto ai fenomeni mafiosi. Sempre dal 5 all’8 giugno e sempre a Milano, si svolgerà anche un secondo campo non residenziale, in collaborazione con Reteambiente Milano Circolo Legambiente e incentrato sulle tematiche ambientali. Dal 12 al 16 luglio il campo non residenziale di Vigevano – aperto a maggiorenni così come a minorenni – sarà intitolato “100 passi per i beni comuni” e racconterà le tante storie di resistenza e di società civile nella città pavese. È dedicato invece a ragazzi e ragazze minorenni (dai 14 ai 17 anni) il campo previsto dal 12 al 15 luglio a Milano, mentre dal 15 al 18 luglio Garbagnate Milanese offrirà la possibilità di campo di impegno e formazione sui beni confiscati del territorio a partecipanti maggiorenni. Uscendo invece dalla cintura milanese, altri campi in Lombardia si svolgeranno dal 19 al 24 luglio a Brescia (in collaborazione con Legambiente Brescia), dal 2 all’8 agosto a Lecco (unico campo con residenzialità di tutta la Lombardia) e dal 23 al 29 agosto a Desenzano del Garda.