Romano, una mostra racconta il soccorso alpino, con le litografie di Oskar Bernhard

Cinquantacinque illustrazioni antiche a colori e in bianco e nero sono il ritrovamento straordinario nella Biblioteca del Club Alpino Italiano di Bergamo ed esposto nella mostra «Samaritani in montagna. Soccorso Alpino – Esposizione litografie di fine ‘800», inaugurata sabato scorso dal CAI sezione di Romano di Lombardia in collaborazione con il Museo di Arte e Cultura Sacra, nella Basilica di San Defendente nella città.

Un’esposizione inedita che raccoglie la storia del soccorso alpino in montagna e quindi è in grado, come afferma Laura Mombrini, membro della Commissione Cultura del Club Alpino Italiano della sezione di Romano di Lombardia, «di coniugare i temi dell’ambiente, la montagna, con l’opera di aiuto a chi è in difficoltà, il soccorso».  D’altra parte, ha visto la collaborazione con il Macs di Romano, perché, spiega monsignor Tarcisio Tironi, Direttore del Museo di Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia, «tutto quello che riguarda la persona, il corpo, in particolare, per noi credenti, è un dono del Signore; il sacro non è solo il profilo della mani giunte della Madonna, ma anche la persona».

Un’esposizione per i 50 anni della sezione del Cai

In particolare, questa mostra è stata anche l’occasione di celebrare i 50 anni di fondazione della sezione di Romano del CAI. «Nel lontano maggio del 1970, – racconta Adriano Piavani, Presidente CAI di Romano di Lombardia – si costituiva formalmente questa sezione e dagli iniziali 100 soci, siamo passati oltre i 400, dove sono ancora vivi i valori dei suoi fondatori, ricchi di una coscienza di sentimento per l’ambiente, la montagna che appartiene a tutti e la ricerca dei nostri rapporti migliori con essa, verso un terreno da avventura da affrontare con razioncino».

«È stato così possibile – aggiunge il Presidente Piavani – realizzare il progetto, assecondando i pensieri che ciascuno dei soci è stato capace di fornire senza escludere nessuno, senza dimenticare nessuno guidando e realizzando la mostra», che è stata, a sua volta sostenuta da: Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speologico Delegazione Sesto Orobico, il Corpo Nazionale degli Alpini Sezione Romano di Lombardia, il CAI di Bergamo, il Comune di Romano di Lombardia e il Museo di Arte e Cultura Sacra.

Da sinistra verso destra: Emilio Aldeghi, Presidente CAI Regione Lombardia; Adriano Piavani, Presidente CAI sezione Romano di Lombardia; Giancelso Agazzi, Vicepresidente CAI Bergamo

In particolare, sottolinea Laura Mombrini, «questo importante evento, lo dobbiamo principalmente ad Achille Piacentini, da anni nostro socio, grande appassionato di montagna, ama affrontare diverse tematiche, dalle imprese eroiche agli aspetti culturali estetici, che con tenacia ha curato tutta la parte di ricerca» per realizzare la mostra e il catalogo.

Le litografie del XIX secolo ritrovate in biblioteca

Il ritrovamento è avvenuto, come racconta Achille Piacentini, «un paio di anni fa, nella Biblioteca del CAI di Bergamo, dove il bibliotecario mi mostrò una cartella in cui erano poste delle litografie del soccorso alpino».

Queste illustrazioni dai colori vivaci erano state realizzate alla fine del XIX secolo dal medico svizzero Oskar Bernhard (1861-1939). «Figlio di farmacisti – afferma Piacentini – si laureò in medicina e fondò il primo ospedale a Samedan, città limitrofa di Saint Moritz».

Non solo, Oskar Bernhard è conosciuto come l’inventore dell’elioterapia, un trattamento della tubercolosi ossea con i raggi solari, e soprattutto, data la sua passione per la montagna, è stato una guida alpina, presidente del Club Aplino Sezione del Bernina e persino, riconosciuto dalla Croce Rossa Svizzera come fondatore del soccorso alpino, per aver promosso una serie di corsi per le guide e aver disegnato le cinquantacinque tavole, comprensive di 173 disegni, di soccorritori samaritani per spiegare, in modo semplice, le prime operazioni di soccorso in caso di ferite e manifestazioni di malattie in montagna.

Due incontri sulle storie dei «Samaritani in montagna»

Ma l’aspetto più sorprendente è l’arrivo a Bergamo di queste stampe. Un regalo dallo stesso dottore Bernhard al Presidente del CAI di Bergamo, all’epoca Antonio Curò, dopo l’esposizione delle litografie, avvenuta nel 1895, a Saint Moritz. Contemporaneamente, a Oskar Bernhard, era stato proposto dalla Società Alpinistica Austriaco-Tedesca di pubblicare in un manuale tascabile le tavole con un testo esplicativo e, nel maggio 1896, venne pubblicata la prima delle cinque fortunatissime edizioni che il Club Alpino Italiano aveva acquistato e distribuito alle guide alpine.

Ma non è tutto, l’esposizione «Samaritani in montagna» sarà affiancata da due eventi collaterali: il 22 ottobre, alle 20:45 si terrà la presentazione dell’iconografia di San Bernardo d’Aosta a cura di don Tarcisio Tironi nella Basilica di San Defendente e il 30 ottobre, alle 21, ci sarà la conferenza della VI Delegazione Orobica del Soccorso Alpino dal titolo «Il Soccorso Alpino – Sicurezza in montagna» al Teatro Opere Pie Rubini.

La mostra «Samaritani in montagna. Soccorso Alpino – Esposizione litografie di fine ‘800» si potrà visitare a ingresso libero, fino al 14 novembre , nella Sala Alberti del Macs di Romano, in Piazza Fiume, il sabato e i festivi dalle 9:30 alle 12 e dalle 16 alle 19.