Sotto il Monte, ecco la nuova Via Crucis realizzata da Viveka Assemberg

Via Crucis-Assemberg Sotto il Monte

È stata inaugurata nella giornata di sabato 27 novembre a Sotto il Monte la nuova Via Crucis realizzata da Viveka Assembergs. Quindici stazioni (le quattordici tradizionali più quella dedicata alla Risurrezione) che si snodano lungo il sentiero che collega Ca’ Maitino, residenza del Nunzio Roncalli, alla Torre San Giovanni

. Una pregevole opera che ha avuto inizio il 23 aprile 2017, quando la sezione di Bergamo dell’Associazione Nazionale Alpini pose la prima pietra per la riqualificazione di tutto il sentiero. Undici mesi di lavoro da parte di numerosi volontari, Alpini e amici degli Alpini: in totale qualcosa come 12 mila ore di lavoro, che hanno permesso di riconsegnare alla comunità questo percorso di 270 metri e 236 gradoni, nel marzo 2018.

Quindici piccoli gruppi scultorei di bronzo

A questo Colle Angelo Roncalli era particolarmente affezionato, al punto che, appena diventato Papa, in un’udienza a Castel Gandolfo disse all’allora sindaco e capogruppo degli Alpini di Sotto il Monte, Pier Carlo Carissimi: «Carleto, mi raccomando: Non fate crollare San Giovanni», riferendosi proprio al luogo che gli era tanto caro.

Già nel 2017 fu lanciato un concorso di idee per realizzare delle opere da posizionare nelle nuove stazioni della Via Crucis. Tra gli undici artisti di fama internazionale invitati, la commissione premiò la proposta di Viveka Assembergs – nativa di Stoccolma ma bergamasca di adozione -, che aveva presentato i bozzetti di quindici piccoli gruppi scultorei bronzei: pezzi unici, realizzati con fusione a cera persa, che raccontano il mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù.

L’opera era già stata messa in mostra nelle settimane precedenti nella Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione di Bergamo dove, grazie ad un evento espositivo promosso dall’Ufficio della Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo e dalla Fondazione Adriano Bernareggi, è stato possibile vedere riunite tutte le opere e scoprire le loro fasi progettuali, anche attraverso l’esposizione di documenti importanti come disegni e bozzetti.

La Via Crucis prosegue il progetto del Giardino della Pace

Viveka Assembergs ha lavorato per due anni a stretto contatto con monsignor Claudio Dolcini e con l’architetto Paolo Belloni, che nel Santuario di Sotto il Monte ha curato la progettazione del Giardino della Pace di cui la Via Crucis è l’ideale prosecuzione.

“Siamo molto soddisfatti del modo in cui l’artista Viveka Assembergs è riuscita ad interpretare i sentimenti di Gesù Cristo e dei personaggi che lo incrociano lungo il calvario – ha dichiarato monsignor Dolcini -. Ha saputo tradurre i temi della Passione in un’opera concreta che è capace di trasmettere il movimento e il pathos della Via Crucis. In questi ultimi anni di lavoro e confronto, l’artista ha prestato grande attenzione e si è saputa immedesimare nella sofferenza e nel clima dei tragici momenti precedenti la morte di Cristo. Un capolavoro non solo artistico, ma anche emotivo: i pellegrini giunti a Sotto il Monte, percorrendo la Via Crucis che da Ca’ Maitino conduce alla Torre San Giovanni, potranno vivere nella preghiera le emozioni che questi scultorei bronzei sono in grado di trasmettere, per giungere, ciascuno con la propria storia, al Calvario che, come amava ripetere San Giovanni XXIII, è ‘il monte degli amanti, l’accademia della dilezione’. Il cuore di Sotto il Monte, ripeto sempre, non è Papa Giovanni XXIII, ma il cuore di Colui che abitava il cuore del santo Papa: cioè Cristo crocifisso”.

Un progetto realizzato con il sostegno di tante famiglie

È il compimento di un percorso iniziato molto tempo fa. “Il desiderio di realizzare una Via Crucis c’è sin da quando, dieci anni fa, il Vescovo mi ha affidato il compito di rilanciare Sotto il Monte come luogo di racconto della figura di Papa Giovanni – racconta ancora mons. Dolcini -. Sono passati degli anni, siamo arrivati finalmente alla sistemazione del corridoio grazie agli Alpini, che l’hanno fatto diventare un salotto all’aperto. Il risultato della proposta di Viveka è stato eccellente e ha già destato l’attenzione di molte persone: qualche parrocchia ha chiesto di poter usare le immagini per gli evangeliari, le agende liturgiche o i calendari”.

Un cammino in cui la parrocchia ha lavorato molto. Con il supporto della Diocesi e non solo. “Abbiamo trovato subito molte persone che ci hanno sostenuto: le stazioni sono state tutti adottate da alcune famiglie, di Sotto il Monte ma non solo, nel giro di pochi giorni”.

Don Claudio è soddisfatto anche dell’evento di inaugurazione dello scorso 27 novembre. “È stato veramente un bel momento: sia perché finalmente abbiamo visto le opere nella loro collocazione naturale, sia per gli interventi dei presenti che hanno concorso a spiegare bene questo lavoro”.