Visionary, giovani protagonisti: brainstorming collettivo alla Fiera di Bergamo

Le giovani generazioni stanno facendo di tutto per smentire il luogo comune che li vede “bamboccioni” o “sdraiati”, come dimostrano, per esempio, le grandi manifestazioni mondiali di “Friday for future”, al servizio della causa climatica a dimostrarlo. A ribadire il concetto, se mai ce ne fosse bisogno, ora c’è anche un esempio proprio nella nostra città.

Sabato 4 dicembre, infatti, la Fiera ospiterà la prima edizione bergamasca di “Visionary”, un evento che vedrà coinvolti 500 ragazzi e ragazze, dai 16 ai 35 anni, dalle 9 alle 18.

«Sarà un grande brainstorming collettivo» sintetizza Luca Andreini, uno degli organizzatori dell’evento «con un tema definito, la velocità, e una domanda a cui i partecipanti cercheranno di rispondere: Quanto veloce sarà la Bergamo di domani?

Visionary per immaginare Bergamo nel futuro

Può sembrare un programma piuttosto astratto, ma basta qualche cifra a dare concretezza al format, pensato 4 anni fa da alcuni studenti del Politecnico di Torino, che sbarca dalle nostre parti per la prima volta dopo tanti eventi in tutta Italia.

Nelle 10 ore di Visionary Bergamo sono previste 6 sessioni di lavoro, ognuna dedicata a un diverso tema: ambiente, società, educazione, mondo, città e spirito. Ogni partecipante viene assegnato a un argomento, formando un “tavolo” (nel senso letterale del termine, visto che ce ne saranno ben 83, da 6 posti ciascuno, tutti intorno a una grande sala centrale) insieme ad altre persone, di età e interessi diversi.

Ma come avviene la selezione? Qui arriva il primo elemento di novità: a farlo è l’Intelligenza Artificiale. Un sistema automatico che tiene conto dei profili di ognuno, assicurando che ad ogni tavolo ci sia sempre varietà di punti di vista ed esperienze.

“La tecnologia abilita un confronto più ampio e preciso”

Dovremo quindi rassegnarci a un futuro in cui le macchine prenderanno decisioni? «Al contrario» risponde Andreini «nella nostra visione la tecnologia non sostituisce l’uomo, ma abilita un confronto più ampio e preciso».

Non a caso, le file del dibattito restano saldamente in mano all’uomo, e più in particolare a numerosi speaker, nazionali e internazionali, scelti proprio per le loro competenze sui singoli temi. Tra i molti invitati, la giornalista RAI Giovanna Botteri offrirà la sua esperienza per dialogare sul tema “mondo”. I sindaci di Bergamo, Lecce ed Empoli daranno la loro visione della città del futuro ed è stata confermata anche la presenza, in collegamento, del Ministro per la Transizione Digitale Vittorio Colao.

In attesa di scoprire cosa pensano, l’idenkit del partecipante tipo a Visionary Bergamo fa ben sperare: in maggioranza studenti, con una netta prevalenza femminile (circa l’80% dei partecipanti) e una forte propensione all’attivismo sociale e al volontariato.

Grande dibattito collettivo con l’aiuto di un’intelligenza artificiale

«Una sorpresa sotto molti punti di vista» ammette Andreini, che rientra a pieno titolo nel target con i suoi 24 anni «considerando il periodo complicato e il pregiudizio che vede la tecnologia come un campo a prevalenza maschile, invece l’obiettivo dei 500 partecipanti è stato ampiamente raggiunto».

Ora non resta che vedere i risultati di questo grande dibattito collettivo: a fornirli sarà, ancora una volta, l’Intelligenza Artificiale. Mettere insieme le idee di tutti, analizzando le parole più usate e la letteratura esistente, sarà un altro compito della tecnologia.

Il libro che raccoglierà queste riflessioni – 60 pagine per un “Manifesto” – sarà consegnato a fine giornata ai partecipanti e a tutte le istituzioni che vorranno farne tesoro, per cominciare a pensare a un futuro «inclusivo, in cui nessuno dovrebbe essere lasciato indietro».